Maltempo: piena Arno a Pisa passata, in Emilia allerta prorogata al 12 febbraio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Febbraio 2014 - 09:07 OLTRE 6 MESI FA
Maltempo: 40 sgomberati ad Arezzo, allerta per piena del Secchia in Emilia

Maltempo: 40 sgomberati ad Arezzo, allerta per piena del Secchia in Emilia (Foto Ansa)

FIRENZE – Sono 40 le persone allontanate dalle proprie case nel comune di Laterina, in provincia di Arezzo, che si trovano vicini alla diga di La Penna. La situazione in Toscana resta di allerta idrogeologica altra, con il Bisenzio che cresce ancora nella provincia di Firenze con le piogge persistenti.

In Emilia Romagna preoccupa invece la piena della Secchia, che dalla sera del 10 febbraio è a livelli di rischio. Le previsioni meteo segnalano un miglioramento da mercoledì 12 febbraio, con piogge deboli e una breve tregua dal maltempo di questi giorni.

Emilia Romagna, prorogata allerta per altre 25 ore.

Viste le criticità in atto e il conseguente innalzamento dei livelli idrometrici dei fiumi, la protezione civile dell’Emilia-Romagna ha prorogato per 25 ore l’allerta per criticità idraulica diramata ieri, ora valida fino a mezzogiorno del 12 febbraio.

L’attivazione della fase di attenzione è valida per le pianure di Forlì, Ravenna, Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Resta il preallarme per le piene dei tratti vallivi dei fiumi Enza, Secchia, Panaro, Reno e Santerno.

Pisa, piena Arno passata senza disagi.

Lungarni e ponti riaperti nel centro di Pisa dopo il passaggio senza disagi dell’ondata di piena dell’Arno. I livelli del fiume sono stabili anche se permane lo stato di attenzione per monitorare fino a sera l’evolversi della situazione. Decisamente migliorare anche le condizioni meteo visto che da ore spende il sole.    Per ora il mare riceve l’acqua senza problemi anche se il fiume resta sorvegliato speciale dato che per la serata è previsto vento di libeccio che potrebbe rendere assai più complicato il deflusso di acqua e detriti alla foce dell’Arno.

Volterra, due nuove frane.

Due nuove frane hanno interessato nelle ultime ore Volterra, dove sta ancora piovendo. In particolare la notte scorsa, intorno alle una, si è verificato uno smottamento in viale Trento e Trieste, in prossimità del liceo cittadino, strada già chiusa dal 10 febbraio e sottostante l’area interessata dal crollo delle antiche mura avvenuto dieci giorni fa: i massi hanno invaso la carreggiata e divelto un lampione.

La mattina dell’11 febbraio intorno alle 10 ha ceduto parzialmente un muro di contenimento lungo una strada già monitorata e chiusa da ieri, tra le provinciali 15 e 68: secondo i tecnici la frana sarebbe collegata a quella della notte scorsa. Sul posto sono intervenuti i tecnici del Comune, i vigili del fuoco e il sindaco Marco Buselli.

Toscana, allagamenti e frane da Firenze a Siena.

Allagamenti e frane in tutte le province toscane, tranne quella di Siena, sono segnalati dalla Protezione civile regionale a causa delle abbondanti piogge che hanno colpito la Toscana: l’allerta scade alla mezzanotte dell’11 febbraio.

Esondati il fiume Cecina nel Pisano, a Montecatini Val di Cecina e la Sieve a Sagginale e a Ponte a Vicchio, nel Fiorentino: fino a 50 cm di acqua nelle case dove vivono una quarantina di famiglie. Isolato per frane il comune di Palazzuolo sul Senio (Firenze), raggiungibile solo dall’Emilia Romagna. Disposta la chiusura delle scuole anche a Pontedera.

In particolare nel Fiorentino per frane o rischio smottamenti evacuata una persona a Casellina, isolati 4-5 famiglie a San Piero a Sieve, e chiuse alcune strade. Evacuato un complesso residenziale a Lastra a Signa, e a Firenze alcune stanze di un albergo sull’Arno. Allagamenti nel capoluogo. Nella notte apprensione per i livelli raggiunti da Ombrone pistoiese, Bisenzio e Macinante.

Nel Pisano l’esondazione del Cecina ha allagato alcuni campi coltivati e comportato l’evacuazione di animali dalle fattorie Provincia di Pisa. Nell’Aretino segnalate varie frane, con conseguenti chiusure di strade, mentre ieri sera evacuate a Laterina circa 30-40 persone che vivono vicino alla diga della Penna. In provincia di Livorno  sotto monitoraggio il Cecina: il Comune di Cecina, dove oggi le scuole sono chiuse, sta informando della situazione la popolazione nelle stesse zone già allagate alla fine di gennaio.

Problemi anche nel Pistoiese: allagamenti nel capoluogo dove è tracimato anche un fosso e per una frana è isolata Lizzanello, e a Quarrata, chiuso il ponte sulla Pescia di Collodi a Ponte Buggianese. Sempre per allagamenti chiuse alcune strade ad Agliana, Montale e Serravalle mentre la ss 12 del Brennero è interrotta per una frana tra Popiglio e la Lima.

In provincia di Prato allagamenti e frane: a Poggio a Caiano aperta ieri sera la cassa di espansione Ponte Carlesi  sul Bisenzio mentre l’Ombrone è rientrato nella notte sotto il 3/o livello. In provincia di Lucca ‘allarme giallo’ ieri sera sul fiume Serchio: i livelli sono ora in diminuzione. Isolata per una frana Cà de Grisanti e Tereglio. Disagi alla circolazione in Garfagnana. Nel Grossetano innalzamento dei livelli di tutti i corsi d’acqua, con piene prolungate. Vasti allagamenti di territorio a causa de reticolo secondario. Criticità su alcune viabilità comunali e provinciali. Infine segnalati alcuni smottamenti anche in provincia di Massa Carrara.

Emilia, Secchia e Panaro in piena nella provincia di Modena.

La piena dei fiumi Secchia e Panaro sta transitando nel Modenese per dirigersi verso nord. Sono chiusi stamani il ponte Alto, il ponte dell’Uccellino a Modena e ponte Motta sulla provinciale 468 a Cavezzo. I livelli del Secchia hanno superato i nove metri a ponte Alto, circa un metro in meno rispetto alla piena del 19 gennaio.

Viene gestita dall’Aipo una infiltrazione nell’argine del Secchia vicino ponte Motta a Cavezzo sulla quale si stava lavorando da alcuni giorni e che per ora, per la Provincia, non desta preoccupazioni.  Nessun problema anche sul cantiere dell’argine del Secchia a S.Matteo che aveva ceduto il 19 gennaio. E’ stato riaperto il ponte di Strettara a Montecreto, chiuso nella notte per precauzione a causa degli alti livelli della diga di Riolunato.

Prosegue il monitoraggio degli argini dei fiumi da parte di Aipo e dei volontari di protezione civile mentre la situazione è tenuta costantemente sotto controllo da parte della Protezione civile provinciale dalla sala operativa del Centro unificato di Marzaglia.

Nel frattempo, tra la tarda serata di ieri e la scorsa notte la Protezione civile dell’Emilia-Romagna ha attivato due fasi di preallarme: per criticità idrogeologica in due comuni del Modenese, Montefiorino e Palagano, e per la piena del Santerno per i comuni di Mordano, Lugo, Sant’Agata sul Santerno, tra Bologna e Ravenna.

Roma, frana Monte Mario continua a muoversi.

La frana di Monte Mario a Roma è ancora a rischio idrogeologico “giallo”, ma secondo i geologi “il terreno è instabile e potrebbe non sopportare nuove precipitazioni”.

Venezia, ancora acqua alta.

La nuova fase di maltempo ha riportato stasera l’acqua alta a Venezia, con una punta di un metro e 23 centimetri sul medio mare, poco dopo le 22 del 10 febbraio. La marea sta calando, ed in mare aperto il livello è già inferiore di 15 centimetri a questa misura. Si tratta di una marea ‘molto sostenuta’, che ha allagato circa il 30 per cento del centro storico.

I residenti erano stati avvisati nel pomeriggio con gli sms del Centro maree e con le sirene del peggioramento del fenomeno, dovuto al rinforzo sciroccale che ha accompagnato la perturbazione. Su Venezia poi ha prevalso nelle ultime ore il vento di bora, il che ha evitato alla città lagunare guai peggiori, ma ha gonfiato invece la punta di marea fino a un un metro e 30 sulla cittadina di Chioggia (Venezia).