Marco Prato e Manuel Foffo, cercasi video in cui Luca…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Marzo 2016 - 08:57| Aggiornato il 24 Marzo 2016 OLTRE 6 MESI FA
Marco Prato e Manuel Foffo, cercasi video in cui Luca...

Marco Prato e Manuel Foffo, cercasi video in cui Luca… (Nella foto Ansa, Luca Varani)

ROMA – Forse esiste un filmato delle sevizie subite da Luca Varani: forse gli assassini ( per il delitto sono accusti Manuel Foffo e Marco Prato) si sono ripresi mentre torturavano il ragazzo poi morto durante un coca party al quartiere Collatino, a Roma. O perlomeno gli investigatori stanno cercando questo video nel computer di Prato. Un video che (è il timore di chi indaga) potrebbe addirittura essere finito su internet, in quel buco nero dei siti che si occupano di giochi erotici perversi e rituali estremi.

Ne parlano Fulvio Fiano e Rinaldo Frignani sul Corriere della Sera:

Il computer non era infatti in casa di Foffo al momento dell’omicidio, ma gli investigatori dell’Arma – che hanno già sequestrato gli smartphone dei due assassini – cercano nella memoria del portatile le tracce di una nuova inquietante pista: il massacro di Varani potrebbe essere stato messo in rete attraverso i canali (siti, social) «specializzati» nella ripresa di pratiche sessuali estreme e nel relativo scambio di immagini. Un po’ come avviene nel mondo della pedopornografia.

Tutti gli atti dell’inchiesta saranno secretati dal magistrato, in attesa del deposito al Riesame al quale si è rivolta la difesa di Prato: altre fughe di notizie potrebbero creare problemi in questo momento delicato dell’inchiesta, chi indaga è concentrato non solo a riproporre la tesi dell’omicidio premeditato (bocciata dal gip), ma anche a chiarire se gli arrestati siano criminali seriali oppure occasionali. Nel primo caso il timore è che esistano altri video postati sul web. Un quadro davvero inquietante.

Ma ieri è stato anche il giorno del primo incontro fra Foffo e suo padre Valter, che descrive così il figlio: «Un ragazzo praticamente annullato, che ha capito cosa ha combinato e infatti è imbottito di calmanti». L’imprenditore continua a difendere Manuel, nonostante le pesanti considerazioni di quest’ultimo pronunciate nell’ultimo interrogatorio: «Credo che sia stato tirato dentro questa vicenda anche per l’acquisto della droga, ma pagherà per quello che ha fatto. Il desiderio di uccidermi? Non diciamo sciocchezze», taglia corto Foffo.