Mariele Ventre dello Zecchino d’Oro: presentata domanda di beatificazione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Novembre 2013 - 18:10 OLTRE 6 MESI FA

mariele-ventreROMA – Mariele Ventre potrebbe diventare beata. Lei è la storica direttrice del Piccolo coro dell’Antoniano di Bologna, che, dal 1963 al ’95, anno della sua morte, ha insegnato a cantare ai bambini del coro e ai solisti dello Zecchino d’oro. La domanda di beatificazione è stata presentata alla diocesi di Bologna dal francescano padre Berardo, tra i fondatori dell’Antoniano e biografo della Ventre. A riportare la notizia è il settimanale ‘Credere’ che racconta come padre Berardo con discrezione abbia dedicato gli ultimi anni della sua vita a raccogliere testimonianze per l’apertura del processo di beatificazione la cui domanda è stata presentata due anni fa.

Il frate, morto l’estate scorsa, era infatti convinto della santità di Mariele Ventre che definiva “più francescana di noi francescani”. Il Piccolo coro, ricorda ‘Credere’, è ancora una scuola di vita, come quando nacque, nel 1963. Allora Mariele era una giovane e promettente pianista, appena diplomata al Conservatorio di Milano. Il padre, ricorda il settimanale, la vedeva già proiettata in una carriera da concertista, ma i frati le avevano chiesto di preparare i piccoli solisti dello Zecchino, che due anni prima si era trasferito a Bologna da Milano, e lei era rimasta folgorata dalla scoperta del valore pedagogico e formativo della canzone e del canto corale per l’infanzia.

Così aveva fondato il Piccolo coro, un’esperienza unica nel panorama del nostro Paese. Da quel momento aveva dedicato tutte le sue energie alla musica e ai bambini. Mariele Ventre è morta il 16 dicembre 1995, a venti giorni dal suo ultimo Zecchino. “Mariele era soprattutto un’educatrice”, spiega la sorella Maria Antonietta Ventre, oggi a capo della Fondazione che porta il nome di Mariele, “dava tanta importanza ai testi delle canzoni. Dovevano essere testi semplici, ma anche profondi, per questo si è battuta per ben 38 Zecchini, coinvolgendo anche poeti e cantautori”.

E le canzoni dei suoi Zecchini restano quelle più cantate ancora oggi, basta pensare a “44 gatti” o al “Pulcino ballerino”, che parla di accoglienza e di difesa dei più deboli, come l’adorabile pulcino claudicante nato dall’uovo gobbo di una gallina zoppa, che diventerà campione di hully gully per la gioia di tutto il pollaio. Piccoli gioielli che hanno conquistato il cuore di generazioni di bambini.