Mattina in discoteca a base di cocktail e niente scuola. La nuova moda dei giovani genovesi

Pubblicato il 10 Maggio 2010 - 13:49 OLTRE 6 MESI FA

"Marinare" la scuola per andare in discoteca, la nuova moda degli adolescenti genovesi

Otto e trenta-tredici. Non è l’orario di un qualsiasi ufficio pubblico ma quello di una discoteca “diurna”, un locale che da due mesi ha aperto a Genova, nel quartiere Sturla. Tre euro per entrare, un euro per lasciare lo zaino con i libri. Tre euro anche per le consumazioni: dalla birra al gin tonic, passando per il vodka lemon, l’alcol nelle prime ore del giorno non sembra spaventare gli adolescenti. Tra i 15 e i 18 anni, è questa la moda del momento: “marinare” la scuola per ritrovarsi in discoteca, magari saltando un’interrogazione o un compito in classe importante. Basta una firma falsa col nome di un genitore sul libretto delle giustificazioni e il pericolo è scampato: all’una i ragazzi, stanchi per aver ballato nella saletta da ballo che ospita al massimo una cinquantina di persone, ubriachi dai troppi cocktail in circolo, sono invitati a lasciare il locale. Cartelle in spalla, casco del motorino in testa, se ne tornano a casa. Come se niente fosse.

“Ieri mattina rischiavo un’interrogazione di italiano. E alle undici c’era una verifica d’inglese. Ma alle undici stavo sballando di brutto, per fortuna” confessa un ragazzino, 15 anni, ecuadoriano d’origine e fidanzato con una genovese, un fedelissimo della discoteca di Sturla. “Ci siamo già andati tre volte, ormai è una moda”. Il nuovo ritrovo in voga tra gli adolescenti genovesi è un mistero per molti: “Non lo sa nessuno, è un segreto. Cioè, come segreto veramente cominciano a saperlo in troppi. Però nessuno se ne accorge, incredibile. Al mattino quando arrivo io c’è sempre la coda. E poi, perdere un giorno di scuola non è mica un delitto. O no?”.

Se poi si prende qualche accorgimento, è facile non essere scoperti da insegnanti e genitori. “Cerchiamo di non insospettire troppo genitori e prof, di solito ci andiamo ogni due settimane. I vestiti? Normalissimi, jeans e scarpe da ginnastica. Magari la mia ragazza si mette un top, ma sopra indossa una felpa: se la leva solo quando siamo dentro. Al sicuro”.