La rivolta dei camici bianchi contro la sanità a basso costo di Groupon

Pubblicato il 23 Settembre 2011 - 13:09 OLTRE 6 MESI FA

mediciROMA – L’Ordine dei medici si è scagliato contro la ormai straripante offerta di prestazioni mediche e odontoiatriche a prezzi stracciati fornita dal colosso del dettaglio on line Groupon. Per questo si sono rivolti al ministro della Salute Ferruccio Fazio, con una lettera pubblica e ai carabinieri con una denuncia nei confronti del sito. E’ possibile che uno apra il computer e seduta stante possa prenotare una visita specialistica dall’odontoiatra per una pulizia e sbiancamento dei denti a 59 euro invece che a 450? Uno sconto dell’87%. Questo lo sconcerto dell’Ordine dei medici, preoccupati per la retrocessione dei trattamenti sanitari a prodotti di primo consumo. Anche se online, in certe questioni non si può ragionare come al supermercato, secondo una logica di ribassi, saldi, offerte, “prendo tre paghi 2”.

La posizione dei medici è chiara: la qualità non è garantita, i prezzi sono spesso al di sotto dei costi di produzione. Non va sottovalutato il messaggio sotteso che viene fatto passare: presentando online costi risibili per i trattamenti si induce l’opinione pubblica a pensare che qualcuno, cioè i medici, lucrino sulle prestazioni. Le cliniche, gli studi dei dentisti, le stesse aziende sanitarie con i ticket, verrebbero additati come i luoghi dove si sfruttano le malattie e i disagi delle persone, avendo, come confronto, i prezzi offerti da Groupon, che definire concorrenziali è poco. Secondo l’Ordine “gli operatori sanitari che collaborano con Groupon agiscono scorrettamente con grave rischio per la salute dei consumatori”. Consulenze dermatologiche, psicologiche, psichiatriche, visite cardiologiche o ginecologiche: il campionario è enorme.

Groupon si difende: noi rispettiamo la legge. In realtà l’accusa a Groupon riguarda un po’ tutti gli ambiti merceologici. Nel caso dei medici, va segnalata e considerata la preoccupazione per la salute di tutti. Certo è che non andrebbe nemmeno sottovalutata la possibilità di accedere a prestazioni sanitarie a prezzi più contenuti. D’altra parte, agli operatori e i medici accusati di agire scorrettamente chi ha fornito le credenziali per operare? In questo caso l’Ordine non può scaricare la responsabilità a Groupon. Controlli e verifiche spettano solo al sito? E poi, per una sbiancatura dei denti occorrono davvero 450 euro?