Milano: contro gli sgomberi nasce la “Consulta rom”

Pubblicato il 30 Giugno 2011 - 19:02 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Le comunità rom dei campi nomadi regolari e irregolari di Milano si sono riunite per dare vita alla “Consulta rom” che sarà presentata alla città sabato 2 luglio a Palazzo Marino. La decisione di organizzarsi in un’associazione, spiega Dijana Pavlovic, attrice serba di etnia rom, a Milano dal 1999, promotrice dell’iniziativa, è un “segnale straordinario e deriva dalla certezza che con la nuova amministrazione e l’uscita di scena dell’ex vicesindaco Riccardo De Corato, che aveva fatto dei suoi 540 sgomberi un trofeo personale, si è conclusa una politica che non aveva sortito nessun risultato se non costi sociali altissimi e un grande dispendio di denaro pubblico”.

Una delegazione dei 12 membri della Consulta ha già incontrato martedì scorso il sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, mentre è prevista per lunedì una riunione con l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. I nomadi milanesi, secondo il nuovo organismo di rappresentanza che cita un “censimento del prefetto”, sono circa 2000, di cui 800 irregolari. Costituiscono cioè “una popolazione numericamente irrilevante e pacifica”.

“Queste disponibilità – spiega l’invito – aprono la strada alla soluzione dei problemi che in questi ultimi 5 anni non si sono voluti affrontare, preferendo fomentare la caccia allo “zingaro” per raccogliere i voti della paura nei confronti di una popolazione pacifica e numericamente irrilevante facendo crescere pregiudizi, discriminazione e sentimenti razzisti”. Sono tre le richieste della Consulta: stop a sgomberi “senza soluzioni e senza assistenza”, ridiscussione del piano Maroni e dell’uso dei fondi stanziati dall’Unione Europea e “la valorizzazione delle risorse umane rom e sinte”.