Moro, via Gradoli, Mokbel: “Gennaro è fratello della Lucia che denunciò i brigatisti”

Pubblicato il 1 Marzo 2010 - 21:53 OLTRE 6 MESI FA

Lucia Mokbel è la sorella di Gennaro, l’imprenditore di origini egiziane coinvolto nell’inchiesta sul maxiriciclaggio. Il suo avvocato Ambra Giovene lo conferma, dicendo però che i due non hanno più rapporti da anni. Lucia è stata citata dalle cronache giornalistiche molto prima del fratello. Nel 1978 abitava a Roma in un appartamento di Via Gradoli e per “colpa” di alcune strane infiltrazioni d’acqua fu la prima a segnalare le stranezze del vicinato. Lì, infatti, nello stesso condominio, abitavano durante il sequestro di Aldo Moro i brigatisti Moretti e Balzerani.

Lucia Mokbel era l’inquilina della porta accanto, l’interno 9, dove alloggiava col convivente Gianni Diana, impiegato da un commercialista amministratore di immobili in cui figuravano anche società in mano ai servizi segreti. Gli stessi servizi segreti che avevano in via Gradoli appartamenti intestati a società di copertura. La Mokbel al primo processo Moro raccontò la storia di un bigliettino, poi sparito, in cui lei faceva sapere di aver sentito alle tre di notte il ticchettio di una trasmissione in Morse che proveniva dall’appartamento adiacente, il covo delle Br. Un biglietto consegnato agli agenti di polizia che il 18 marzo erano andati a bussare a parecchie porte del condominio e che era indirizzato al commissario Elio Cioppa, che poi risultò iscritto alla P2.

Ora il cognome Mokbel torna d’attualità, con l’inchiesta “Broker” che ha messo nei guai Gennaro, accusato di aver fatto da tramite tra il senatore Di Girolamo e le ‘ndrine calabresi. E il suo legale mette fine ai dubbi di eventuali parentele “ingombranti”.