Napoli: cento nigeriani contro cinque vigili urbani. Sindaco contro la banlieue nera

Napoli, ai margini della Stazione Centrale una pattuglia di Vigili Urbani nella zona ad alta concentrazione di commerci e attività gestiti da comunità di immigrati africani. Un controllo, un centinaio di nigeriani va a picchiare i Vigili ma stavolta arriva la Polizia.

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 27 Giugno 2022 - 10:09 OLTRE 6 MESI FA
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Un’auto dei vigili urbani di Napoli presa di mira dal gruppo di immigrati (Ansa)

Napoli, zona Stazione Centrale, guardando la stazione ferroviaria dalla grande Piazza Garibaldi sulla sinistra, guardando e andando nelle vie e incroci sulla destra uscendo dalla stazione e sulla sinistra entrando in stazione c’è…Già, che c’è? Strade popolate da vendita ambulante gestita prevalentemente da immigrati africani, un po’ di folklore, molto di clandestino, un filo di esotico e nulla di più e di troppo?

Oppure una vera, costituita banlieue nera, vigilata nella sua espansione e nei suoi confini dalle comunità immigrate, dove di fatto vige la loro legge e dove quella italiana deve chiedere permesso per entrare? Ieri i nigeriani che operano in zona, organizzati in quasi milizia, hanno provato a dire che la risposta giusta alla domanda è la seconda: quella zona terra non solo di usi e costumi afro ma anche terra dove la legge dei bianchi non vale. Ed è questa la pessima notizia. Quella buona è che i nigeriani hanno perso. Non la guerra e neanche una battaglia. Ma la prima scaramuccia l’hanno persa.

Il Comune: riprendersi il territorio

E’ partita dal Comune e dal sindaco la voglia di riprendersi quel territorio, quel pezzo di città (in toto mai perso ma certo sul piano inclinato della cessione di fatto a chi provava e prenderselo). Voglia che ha preso la forma di cinque vigili urbani che sono andati in zona, hanno visto, tra l’altro, pubblica vendita e commercio di cibo abusivo e sarebbe il meno. Abusivo anche nelle modalità di preparazione, abusivo rispetto all’igiene e alla sicurezza alimentare. E quindi hanno detto a una donna di smettere. Urla della donna, urla e sceneggiata di richiamo per i maschi del clan.

Accorsi, la Polizia ne stimerà poi un centinaio, non tanto e non solo per difendere la donna e il suo banchetto quanto per stabilire chi comanda e di chi è la legge vigente in quelle strade. Il pattuglione dei nigeriani si è rapidamente formato, è accorso, ha picchiato. Calci, spinte e qualche pugno ai vigili urbani. Il peggio e l’inquietante e l’intollerabile non tanto le percosse quanto il loro carattere organizzato ed esplicito a rivendicare una sorta di sovranità nera sulla zona. Intollerabile e intollerato: è arrivata, soprattutto è stata mandata la Polizia. I cento nigeriani si sono dispersi, in gran fretta alla vista della Polizia, fallito almeno stavolta il tentativo di dettar legge. Fallito perché represso. Represso, non incluso.