Napoli, chiedeva il pizzo per comprare regali alla fidanzata

Pubblicato il 2 Maggio 2012 - 16:28 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI, 2 MAG – Giovanissimo, estorceva denaro ai commercianti per conto del clan ma ne tratteneva per se' una parte che usava per fare la bella vita e riempire di regali la fidanzata. Emanuele N., che non ha ancora compiuto 18 anni, e' uno dei 23 arrestati nel blitz dei carabinieri che ha sgominato due organizzazioni criminali rivali di Torre del Greco. E' lui stesso, in un colloquio con il fratello Luigi avvenuto nel carcere di Airola (Benevento) a raccontare cosa faceva.

Il fratello prova a farlo desistere dal chiedere la tangente, anche perche' in giro si sa che Pietro Sorrentino, titolare di due distributori di carburante, sta collaborando con i carabinieri: ''Quello cosi' ti fanno arrestare un'altra volta…''. Ma Emanuele e' sicuro di se': ''No, quello e' uno scemo, e' un bacchettone e tiene un sacco di soldi… quello che mette la benzina nelle navi… nelle barche la'… Pietro, si chiama Pietro…''. Il fratello insiste: ''Emanuele, mo' nessuno piu' paga con quello che e' successo'': si riferisce ad alcuni arresti avvenuti per le estorsioni. Emanuele, pero', non crede di finire nei guai: ''Che denunciare… questo e' tutto scemo… un bacchettone in piedi… tutto scemo… secco… e' un poco robusto''. Luigi insiste: ''Lascia stare, Emanuele, falli campare anche a loro… ma che abbiamo a che vedere…''. Il ragazzo detenuto pero' non ne vuole sapere, perche' le estorsioni gli consentono di procurarsi facilmente molto denaro: ''Poi da quei tremila euro (che Sorrentino era stato costretto a pagare, ndr) mi presi mille euro''. Il fratello e' incuriosito: ''E dove li mettevi questi soldi? Fammi capire''. La risposta e' semplice: ''Me li mangiavo… alla ragazza l'ho riempita di soldi, a quella puttana''. Il resto della conversazione e' coperto da omissis. Emanuele, si legge pero' nell'ordinanza, ''racconta al fratello che tipo di regali faceva alla ex fidanzata''.