Napoli, ragazzo di 21 anni pestato a sangue per rubargli lo scooter: lui posta la foto delle ferite

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Luglio 2021 - 12:54 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, ragazzo di 21 anni pestato a sangue per rubargli lo scooter: lui posta la foto delle ferite

Napoli, ragazzo di 21 anni pestato a sangue per rubargli lo scooter: lui posta la foto delle ferite

A Napoli un episodio di violenza che ha avuto tanto clamore soprattutto sui social visto che il ragazzo picchiato ha poi postato la foto delle ferite. Un ragazzo di 21 anni infatti era alla guida del suo motorino con un amico quando a un certo punto è stato accerchiato da tre altri scooter. Uno dei quali ha speronato lo scooter facendo cadere i due ragazzi a bordo, poi i rapinatori, non contenti, hanno cominciato a prendere a calci il ragazzo alla guida. Quindi gli hanno rubato lo scooter e sono scappati.

Napoli, la dinamica della violenza durante la rapina

La rapina violenta è accaduta in via Marina, nella zona del Porto di Napoli. Il 21enne napoletano ha denunciato quanto accaduto non solo ai carabinieri, ma si è rivolto anche al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli affinché desse risalto alla sua storia. La notte tra il 20 e il 21 luglio scorso, il ragazzo si trovava in via Marina a bordo del suo scooter, in compagnia di un amico. Poi l’hanno accerchiato altri tre motorini, sei persone in tutto, che lo hanno minacciato. Dopo averlo speronato, facendolo cadere violentemente in terra, l’hanno picchiato e gli hanno rubato il motorino.

Le parole del ragazzo e la foto delle ferite

“Sono addolorato per quello che è diventata la nostra città di. Erano in 6 su 3 motorini e mi hanno rapinato del mio scooter. Ho riportato una ferita all’addome e non ricordo se sono stato accoltellato o meno ma ho diverse escoriazioni a gambe e braccia. Fortunatamente avevo il casco che attutito la botta alla testa. Oltre che al danno fisico anche mentalmente sto malissimo. Uno lavora onestamente e deve subire questo. Non è giusto” ha confessato il ragazzo al consigliere Borrelli, inviandogli anche le foto delle ferite riportate.