Obbligo di case sicure, legge ignorata da tutti

Pubblicato il 7 Aprile 2009 - 14:27 OLTRE 6 MESI FA

Non è il terremoto che uccide, sono le case ad ammazzare, le case costruite per non resistere al terremoto. E’ una frase letta cento volte dopo ogni terremoto italiano. Solo una frase? No, nel 2005, quattro anni fa, la frase fu tradotta e stampata in legge dello Stato. Tre anni prima era venuta giù per una scossa una scuola in Molise: 27 bambini morti. Pensando a quella scuola e a quei bambini fu redatta e votata una legge che obbligava a costruire in maniera anti sismica.

La legge fu varata dal governo Berlusconi che poi però ne congelò l’applicazione, come spesso, anzi quasi sempre accade nel nostro paese. Fatta la legge, trovata la moratoria: insomma la legge si scrive ma non si appplica. Venne il governo Prodi e la moratoria fu prorogata. Venne di nuovo il governo Berlusconi e fu ancora moratoria. Fino a che è arrivato un altro terremoto. Terremoto che ha buttato giù oltre a edifici vecchi anche quelli nuovi che avrebbero dovuto esser costruiti a norma di nuova legge, ad esempio l’ospedale civile o la acsa dello studente de L’Aquila. L’ultima proroga, firmata Berlusconi, arriva al 2010.

Pare ci stiano ripensando, il ministro Scajola parla di inserire nel piano casa di recente fattura agevolazioni fiscale per chi costruisce in maniera anti sismica o addirittura si parla di un nuovo obbligo di legge in tal senso. Buona intenzione, sperando che non finisca anch’essa in moratoria. Sperando che quel 20 per cento in meno che si spende costruendo edifici che non reggono al terremoto non crei la solita furba e suicida intesa tra chi governa, chi costruisce e chi abita.