Omicidio stradale: tre anni fa travolse e uccise due cuginetti a Vittoria, oggi è ai domiciliari

E' già ai domiciliari l'uomo che tre anni fa si rese protagonista di un doppio omicidio stradale a Vittoria, dove morirono due cuginetti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Giugno 2022 - 14:37 OLTRE 6 MESI FA
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Nel fermo immagine di un video, il momento in cui l’auto colpisce in pieno i due bambini (Ansa)

Omicidio stradale: ai domiciliari l’uomo che uccise due cuginetti tre anni fa.Va ai domiciliari Rosario Greco, condannato per omicidio stradale per l’uccisione dei due cuginetti Alessio e Simone D’Antonio, morti l’11 luglio 2019.

Omicidio stradale: ai domiciliari l’uomo che uccise due cuginetti tre anni fa

Greco, già da tre giorni, ha lasciato il carcere e si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Vittoria. in provincia di Ragusa. “Siamo arrabbiati e delusi, questa è una giustizia ingiusta – dice Alessandro D’Antonio – padre del piccolo Alessio. Non riusciamo a capire quale motivazione possa aver trovato il giudice per concedere i domiciliari”.

“Non ha visto il filmato dell’investimento, non ha seguito il caso, non sa che sono morti due bambini? O ci sono altre ragioni? Non sono trascorsi nemmeno tre anni e già il responsabile va ai domiciliari”, prosegue.

La famiglia D’Antonio, nei giorni scorsi, ha ricordato il compleanno dei bambini: Alessio era nato il 29 maggio, Simone appena quattro giorni dopo, il 3 giugno. A marzo la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza d’appello che ha condannato Greco a 9 anni.

La famiglia: “Mentre noi scontiamo il nostro ‘ergastolo’ a vita”

A suo carico dovrà dunque essere celebrato un nuovo processo di secondo grado. “Avrebbero compiuto 14 anni, l’età dei progetti. – prosegue – Avremmo dovuto festeggiare, pensare al patentino, al motorino. E invece abbiamo celebrato la messa di suffragio. E mentre noi scontiamo il nostro ‘ergastolo a vita’ chi li ha uccisi lascia il carcere. Questo non posso accettarlo. È questo lo Stato ? È questa la giustizia ? Siamo molto arrabbiati. Qualche mese fa hanno annullato il processo in Cassazione, che ora dovrà essere rifatto. Ora la notizia della scarcerazione. Lo Stato ci ha deluso per la terza volta”.