Operaio ucciso a colpi di pistola: era incensurato ma sembra un agguato della ‘ndrangheta

di redazione cronaca
Pubblicato il 8 Aprile 2024 - 16:15

Foto Ansa

Domenico Oppedisano, un operaio agricolo di 24 anni, è stato ucciso a colpi di pistola in località Prateria e San Pietro di Caridà, provincia di Reggio Calabria. L’uomo stava lavorando quando è stato raggiunto dai colpi sparati da ignoti. E’ stato soccorso ma è morto durante il trasporto verso l’ospedale di Polistena. I Carabinieri stanno ora cercando di ricostruire la dinamica e individuare il movente dell’omicidio, avvenuto in una zona di campagna. Oppedisano era incensurato e non era legato ad ambienti criminali. Le modalità dell’agguato fanno tuttavia pensare ad un omicidio di ‘ndrangheta. Per cercare quindi di capire se Oppedisano potesse essere entrato in contrasto con qualcuno e ricostruire le sue ultime ore di vita, i Carabinieri ed il procuratore aggiunto della Repubblica di Palmi Santo Melidona stanno sentendo il padre ed i fratelli della vittima.

La corsa in ospedale

Il 24enne è stato raggiunto da alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni, sparati da una o più persone appostate al lato della strada interpoderale che la vittima stava percorrendo a bordo della sua Fiat Panda. Oppedisano è stato raggiunto dai pallettoni al collo e torace mentre si stava recando a lavoro. Nei paraggi qualcuno ha udito il rumore dei colpi ed ha soccorso l’uomo cercando di portarlo nell’ospedale di Polistena ma il giovane è morto durante il tragitto. Le modalità dell’agguato fanno pensare ad un omicidio di ‘ndrangheta ma al momento gli investigatori non si sbilanciano anche perché la vittima era incensurata. Per cercare di capire se Oppedisano potesse essere entrato in contrasto con qualcuno e ricostruire le sue ultime ore di vita, i carabinieri ed il procuratore aggiunto della Repubblica di Palmi Santo Melidona stanno sentendo il padre ed i fratelli della vittima.