Chiodi arrugginiti e pezzi di vetro sotto la sabbia a Ostia. La denuncia di Virginia Raggi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Giugno 2020 - 12:08| Aggiornato il 21 Giugno 2020 OLTRE 6 MESI FA
Ostia, trovati chiodi arrugginiti e pezzi di vetro in spiaggia

Chiodi arrugginiti e pezzi di vetro sotto la sabbia a Ostia. La denuncia di Virginia Raggi (foto ANSA)

ROMA – La sindaca di Roma Virginia Raggi denuncia che ignoti hanno posizionato appositamente chiodi arrugginiti e pezzi di vetro sotto la sabbia di un tratto di spiaggia libera ad Ostia, il litorale cittadino, da anni preda di infiltrazioni della malavita.

“Nella spiaggia libera di Roma, quella dell’ex Amanusa, nella zona est di Ostia, qualcuno ha nascosto nella sabbia diversi chiodi arrugginiti.

Li hanno messi verticalmente, a distanza di 10 centimetri, tra le paline che abbiamo installato per il distanziamento sociale.

Sembra proprio che siano stati disposti in questo modo appositamente affinché qualcuno li calpestasse e si facesse male”, scrive la Raggi su Facebook.

“Forse questi vandali – prosegue – volevano far credere ai cittadini che le spiagge di Ostia non sono pulite e sicure? Oltre ai chiodi abbiamo trovato anche diversi pezzi di bottiglie di vetro rotte.

Un pericolo per tutti i bagnanti, soprattutto per i tanti bambini che giocano con la sabbia. Una vera vergogna!

Un vero e proprio atto criminale che mette a rischio l’incolumità di chi ogni giorno frequenta le spiagge di Roma.

Abbiamo denunciato questo vergognoso episodio alle forze dell’ordine e mi auguro che i responsabili vengano individuati”.

Poi la sindaca prosegue: “A quanto pare a questi vandali non bastavano le paline distrutte e buttate giù, non bastavano i bagni distrutti, i cassonetti incendiati, gli attrezzi per il salvataggio rubati e il magazzino dei bagnini vandalizzato.

Sul litorale di Roma, è evidente, diamo fastidio a coloro che non gradiscono il ripristino della legalità. A chi ci attacca dico che noi non arretreremo di un centimetro”. (fonte AGI, video Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)