Ostia, individuata baby gang che aggredì bielorusso

Pubblicato il 7 Novembre 2009 - 19:50 OLTRE 6 MESI FA

babygangSono stati individuati e fermati i componenti della baby gang che nelle ultime settimane stava terrorizzando la zona di Ostia. Gli uomini del commissariato di Ostia li tenevano d’occhio già da qualche settimana.

A far scattare la denuncia verso otto giovanissimi appartenenti alla gang del “Lido Nord” è stato il racconto di una delle vittime del branco, un giovane ragazzo bielorusso, adottato da una coppia di italiani, che la sera del 17 ottobre fu picchiato selvaggiamente, assieme al suo fratellastro italiano, sul pontile di Ostia.

«Sporco polacco», gli avevano gridato prima di aggredirlo. Quei volti gli erano rimasti impressi nella memoria e non è stato difficile individuarli dalle foto segnaletiche già in possesso della polizia. Una banda di ragazzini, non superano i 17 anni, che da alcuni mesi prendevano di mira stranieri nella zona di Ostia.

Polacchi, cingalesi, bengalesi: la gang colpiva spesso armata di mazze da baseball, come avviene nel film “Warrior, guerrieri della notte”. Ma in questo caso non ci sono guerre da combattere, ma solo rabbia senza movente contro chi appare diverso.

Nelle case dei denunciati è stato trovato un piccolo arsenale: un macete, tirapugni, sfollagente, spacca vetri e perfino una sciabola giapponese. Nei pc, che verranno analizzati dalla polizia, sono state rinvenute anche delle foto che ritraggono il branco mentre fa il saluto romano. In una abitazione è stato inoltre trovato un busto di Mussolini e una bandiera della Repubblica Sociale.

Secondo gli inquirenti la gang potrebbe essere stata autrice di diversi raid compreso quello di stampo omofobo ai danni di un cittadino italiano, avvenuto la notte del 24 ottobre, sempre ad Ostia. “Er ciccione, “Lenticchia”, nomignoli dietro cui si celano ragazzi cresciuti con la cultura del branco senza valori in giornate trascorse ciondolando tra pub e sala giochi.