Bologna, ottantenne attaccato a polmone artificiale ferisce la moglie alla testa

Pubblicato il 27 Dicembre 2012 - 18:10 OLTRE 6 MESI FA
Bologna, collegato al polmone d’acciaio ferisce alla testa la moglie

BOLOGNA – Lui collegato ad un polmone d’acciaio, lei non vedente. Ha rischiato di finire in tragedia una violenta lite familiare tra due coniugi ottantenni, entrambi invalidi, scoppiata nella notte tra il 26 e il 27 dicembre in un’abitazione a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna. La donna, non vedente, è riuscita a chiamare aiuto grazie a un dispositivo di telesoccorso dopo essere stata aggredita e ferita a colpi di pinza dal marito, a sua volta disabile e costretto a respirare tramite un polmone d’acciaio. Alla fine sono intervenuti i carabinieri, che hanno denunciato l’uomo per lesioni personali, mentre la moglie è stata ricoverata all’ospedale S.Orsola con ferite alla testa, una lesione a un polso e dieci giorni di prognosi.

Ad avvertire il 112, verso le due del mattino, è stato uno degli operatori della centrale di telesoccorso cui la donna si era rivolta. Arrivati nell’abitazione della coppia, i militari hanno trovato schizzi di sangue e oggetti a terra. I due anziani erano in stato di choc: l’uomo accanto al polmone di acciaio costituito da un macchinario mobile che si trascinava dietro, la donna che perdeva sangue da una ferita alla testa.

L’uomo, spiega l’Ansa,  nonostante la grave invalidità respiratoria, aveva avuto una discussione animata con la moglie, poi colto da un raptus di follia l’aveva aggredita colpendola più volte alla testa con un paio di pinze, fino a quando lei aveva premuto il pulsante del salvavita per chiedere aiuto. I carabinieri hanno anche sequestrato il fucile automatico da caccia che l’uomo deteneva regolarmente in casa. I coniugi non hanno voluto spiegare i motivi della lite.