Padova, migrante ubriaco dà in escandescenze e…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Aprile 2016 - 11:34 OLTRE 6 MESI FA
Padova, migrante ubriaco dà in escandescenze a ex base

Padova, migrante ubriaco dà in escandescenze a ex base

PADOVA – Un migrante ubriaco dà in escandescenze alla ex base militare San Siro di Bagnoli di Sopra (Padova). Per calmare l’uomo sono dovute intervenire polizia e carabinieri. Racconta il giornale locale Il Mattino di Padova:

Verso le 11,30 tre pattuglie dei carabinieri sono intervenute al centro di accoglienza nell’ex base militare di San Siro, a Bagnoli.

A provocare scompiglio è stato un ex ospite della base che si è ripresentato, pretendendo di essere riammesso e spalleggiato da altri. Sul posto polizia e carabinieri

Ci sono stati dei disordini a causa di un ospite che ha creato un po’ di scompiglio, lamentandosi della situazione. Nuovi momenti di tensione all’indomani della rivolta scoppiata sabato a causa di un ex ospite che era stato allontanato dalla base e che vi voleva essere riammesso.
Ed è stato proprio visto il fresco precedente che i responsabili della cooperativa hanno subito telefonato ai carabinieri. L’ospite che protestava era fra l’altro proprio uno dei tre di sabato pomeriggio.

Non è quindi il primo problema di ordine pubblico causato nell’area dai migranti. Solo due giorni prima, scrive sempre il Mattino di Padova:

Serata movimentata all’ex base dell’Aeronautica di San Siro a Bagnoli di Sopra, da alcuni mesi trasformata in hub di transito per i profughi con oltre 250 presenze. Venerdì sera un giovane migrante, affetto da problemi psichici, ha dato in escandescenze procando una gazzarra dentro e fuori la base. E’ successo verso le 21.30 mentre tutti gli altri stavano finendo di cenare.

Nel parapiglia all’interno del centro accoglienza è stato picchiato e rapinato Simone Borile, 46 anni, titolare di Ecofficina, la cooperativa che gestisce l’accoglienza.

A scatenare la gazzarra è stato un ospite trasferito in un’altra struttura che si è siri presentato all’ex base di San Siro pretendendo di essere riammesso in quel luogo. I responsabili della cooperativa l’hanno tenuto all’esterno e hanno cercato di spiegargli che non era più quello il luogo in cui doveva stare. Mentre gli spiegavano altri tre profughi sono accorsi in sua difesa e hanno rotto le fotocellule del cancello.