Pesaro, no vax entra al pronto soccorso e aggredisce con pugni e calci gli infermieri

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Novembre 2021 - 19:59 OLTRE 6 MESI FA
Pesaro ubriaco pronto soccorso

Pesaro, ubriaco entra al pronto soccorso e aggredisce con pugni e calci gli infermieri (foto ANSA)

Pugni, calci e sputi contro gli infermieri del pronto soccorso di Pesaro. Protagonista un giovane 23enne di Pesaro, no vax, che ieri sera, 3 novembre, si è presentato in ospedale intorno alle 19.45 perché ubriaco e forse sotto effetto di droghe. In un attimo, ha sferrato un pugno a un’infermiera, un altro a un infermiere, che cadendo a terra si è fratturato una spalla. Il giovane aggressore è stato poi pesantemente sedato e deve ancora svegliarsi. I sindacati dei lavoratori sanitari hanno annunciato per domani una conferenza stampa. L’azienda intraprenderà dopo l’accaduto le “opportune iniziative giudiziarie”.

No vax prende a calci e pugni gli infermieri del pronto soccorso di Pesaro

Il giovane si è scagliato contro il personale infermieristico ed il direttore Umberto Gnudi, intervenuti per soccorrerlo. Il fatto è accaduto a ridosso del cambio turno del personale; una volta entrato nei locali del Pronto Soccorso, dopo i primi accertamenti del caso, il ragazzo ha dato in escandescenze, insultando, graffiando e sputando all’infermiera, per poi aggredire un altro sanitario.

Sembrava avesse una forza tale, aggiunge l’azienda, che i due operatori non riuscivano a controllarlo. Tanto che è stato necessario l’intervento di altri operatori e del Direttore del Pronto Soccorso, rimasto bloccato per un’ora e mezza solo sul paziente per sorveglianza visiva, mentre il reparto era gremito di persone, circa una trentina in attesa di assistenza.

L’aggressione ha coinvolto cinque infermieri, di cui uno ha riportato un trauma alla spalla. A nulla è servito l’intervento di sedazione a breve durata: passato l’effetto del farmaco, il ragazzo ha ripreso ad aggredire il personale, tanto da dover rendersi necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine.

Direttore Gnudi: aggressore non era vaccinato

“E’ stata una notte infernale – commenta il direttore del Pronto Soccorso, Umberto Gnudi – non è ammissibile che il nostro personale, impegnato giorno e notte con grande spirito di abnegazione nella cura e assistenza dei numerosi pazienti che affollano il nostro reparto, debba subire un simile trattamento, sono emotivamente molto scosso. In una sola notte abbiamo trattato oltre 40 pazienti e non è stato facile nemmeno trovare un posto per il ragazzo che, vista la situazione di emergenza in cui viviamo, doveva essere isolato in attesa dell’esito del tampone, dal momento che non era nemmeno vaccinato”.

Cosa rischia l’aggressore no vax 

In una nota, la Direzione dell’Azienda Ospedaliera esprime la propria “vicinanza a tutto il personale coinvolto, rimarcando il forte senso di dedizione e lo spirito di abnegazione con cui ha affrontato, anche in questo caso, la difficile situazione”. “Gli infermieri coinvolti nell’aggressione hanno continuato a svolgere il proprio turno di lavoro e questo – riferisce – ci rende orgogliosi della grande squadra di professionisti che ogni giorno, nel silenzio, persegue il proprio dovere con passione e competenza. Il nostro ringraziamento va anche al personale delle Forze dell’Ordine per il sostegno che da sempre ci dimostra nella gestione di casi difficili lontani dalla nostra mission”.

Dopo l’aggressione l’azienda ha intraprese “opportune iniziative presso l’attività giudiziaria competente”. Intanto per domani, flash mob di un minuto degli operatori sanitari per dire basta alle violenze nei loro confronti. Mobilitazione anche dei sindacati di categoria che non accettano più “l’abbandono dei pronto soccorso alla mercé di violenti e ubriachi”.