Pietrasanta, niente presepe in un asilo. E il sindaco…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Novembre 2015 - 08:46 OLTRE 6 MESI FA
(foto Ansa)

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LUCCA – Uno dei 5 asili comunali di Pietrasanta decide di non allestire il presepe. E il sindaco “impone” il presepe e l’abete negli asili nido “per salvaguardare i simboli della nostra tradizione”. Notizia che arriva pochi giorni dopo il caso “Rozzano” dove un preside aveva cancellato la festa di Natale “per rispettare le differenze”. A Pietrasanta, in provincia di Lucca, la disposizione del sindaco Massimo Mallegni arriva dopo la segnalazione di una mamma. “Si è resa necessaria”, spiega il primo cittadino di Forza Italia, “in seguito alla scelta, in uno dei cinque asili comunali, di non allestire il presepe”.

Ad annunciarla in Consiglio comunale è lo stesso Mallegni che si dice “arrabbiato“. Per questo, lunedì 30 novembre invierà il documento alla cooperativa che gestisce per conto dei comuni i cinque nidi cittadini, dove invita anche le altre scuole ad allestire nelle proprie classi o nei luoghi comuni l’abete natalizio ed il presepe. Un simbolo, spiega Mallegni, che “rappresenta la famiglia ed identifica i valori della nostra cultura europea che ha i suoi fondamenti nei principi giudaico cristiani. Auspico che in tutte le scuole, non solo nei nidi, presidi e insegnanti, salvaguardino i simboli che sono alla base della nostra tradizione, della nostra cultura e della nostra nazione; principi che hanno ispirato e che ispirano i valori della pace, della fratellanza e della democrazia di cui questo mondo ha sempre più bisogno”.

Il sindaco precisa che non si tratta di una crociata nei confronti di alcuna religione o fede: “E’ importante adoperarci tutti, al di là della propria personale posizione e sensibilità, per tutelare i valori della nostra comunità. Nessuno deve sentirsi offeso da questo invito e non è obiettivo di questa iniziativa mettere in pericolo l’integrazione e l’espressione religiosa, ma non c’è integrazione fino a quando non c’è il rispetto delle tradizioni e dei valori del paese in cui vivi”.