"Plachiamo gli imbecilli": la telefonata di Bertolaso prima del terremoto all'Aquila

Pubblicato il 25 Gennaio 2012 - 19:03 OLTRE 6 MESI FA

L'AQUILA, 25 GEN – ''Ti chiamera' De Bernardinis, il mio vice, al quale ho detto di fare una riunione li' all'Aquila domani su questa vicenda di questo sciame sismico che continua, in modo da zittire subito qualsiasi imbecille, placare illazioni, preoccupazioni, eccetera''.

Sono le parole con cui l'allora capo della protezione civile nazionale, Guido Bertolaso, comincia la telefonata all'allora assessore regionale alla protezione civile Daniela Stati, il 30 marzo del 2009, il giorno prima la riunione della commissione Grandi Rischi, il cui operato e' alla base del processo in corso al tribunale dell'Aquila per le fase rassicurazioni alla popolazione, che cosi' non avrebbe preso le precauzioni tradizionali come quella di uscire di casa dopo una forte scossa, che avrebbero fornito i sette componenti, tra cui scienziati dei terremoti e noti tecnici, al termine dell'incontro.

Quella telefonata intercettata nell'ambito dell'inchiesta dalla procura di Firenze sul G8 della Maddalena e i grandi eventi rischia di far finire sotto processo anche l'ex sottosegretario. Infatti, dietro la presentazione di una denuncia di omicidio colposo contro Bertolaso da parte dell'avvocato aquilano Antonio Valentini e di Rifondazione comunista la Procura ha aperto una inchiesta che vede Bertolaso iscritto nel registro degli indagati, oltre al fatto che la trascrizione della telefonata e' entrata nel processo come fonte di prova con la notifica, unitamente alla registrazione di una trasmissione su La7 andata in onda domenica, a tutte le parti avvenuta nell'udienza di oggi.