Ponte Morandi, chi sapeva del rischio crollo? La lista della Finanza

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Settembre 2018 - 10:47 OLTRE 6 MESI FA
Ponte Morandi, chi sapeva del rischio crollo? La lista della Finanza

Ponte Morandi, chi sapeva del rischio crollo? La lista della Finanza

GENOVA – Chi era a conoscenza del fatto che il Ponte Morandi di Genova era a rischio crollo? Sabato la Guardia di Finanza ha consegnato alla Procura di Genova una lista di 13 nomi, chiedendo di valutarne “eventuali responsabilità omissive o dirette”: l’elenco comprende i massimi manager di Società Autostrade e Spea engineering (azienda controllata dalla prima), vari tecnici impegnati in settori nevralgici del gruppo e cinque dirigenti del ministero delle Infrastrutture. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Tutte figure che, in vari momenti, si sono occupati del ponte, entrando dunque in possesso di informazioni fondamentali sullo stato di salute dell’opera, le cui pessime condizioni secondo gli inquirenti erano note da almeno tre anni. Nessuno al momento è iscritto sul registro degli indagati, valutazione che spetterà alla Procura.

Ecco l’elenco presentato dagli uomini della Guardia di Finanza ai magistrati. Sono tre i nomi del ministero nella lista: il direttore generale della Vigilanza Vincenzo Cinelli, il capo della Divisione tecnico-operativa della rete autostradale Bruno Santoro, il responsabile della Divisione analisi e investimenti Giovanni Proietti. Per quanto riguarda invece Autostrade: il presidente del cda Fabio Cerchiai, l’amministratore delegato Giovanni Castellucci, il direttore centrale Operation Paolo Berti, il direttore del Primo Tronco di Genova Stefano Marigliani e il direttore delle Manutenzioni e degli Interventi Michele Donferri. Poi i nomi di Spea, di chi ha lavorato al monitoraggio del ponte: l’amministratore delegato Antonino Galatà, il responsabile del progetto di retrofitting Massimiliano Giacobbi, il capo del piano sicurezza Massimo Bazzanelli. La lista viene completata, infine, dal provveditore alle Opere pubbliche Roberto Ferrazza e dal capo dell’Ufficio ispettivo territoriale del Mit che ha sede a Genova Carmine Testa.