Processo Sarah Scazzi, fuorionda con i giudici che discutono. Sentenza a rischio

Pubblicato il 25 Marzo 2013 - 15:32 OLTRE 6 MESI FA

TARANTO – ”Bisogna un po’ vedere, no, come imposteranno…potrebbe essere mors tua vita mea”. Questo lo scambio di opinioni tra il presidente della Corte d’assise di Taranto, Rina Trunfio, e il giudice a latere Fulvia Misserini, diffuse da Tgcom24, ora all’attenzione degli avvocati difensori degli imputati del processo sull’omicidio di Sarah Scazzi che potrebbero depositarlo, a quanto emerso a margine dell’udienza di lunedì del processo, per verificare se in quella conversazione sia possibile intravedere un’anticipazione del giudizio.

La conversazione risale al 19 marzo ed è stata registrata dai microfoni delle telecamere “autorizzate a filmare l’udienza”. Il presidente della corte, tra l’altro, afferma: “Certo vorrei sapere, le due posizioni sono collegate. Quindi bisogna vedere se si sono coordinati tra loro e se si daranno l’uno addosso all’altro“. Il giudice a latere risponde: “Ah, sicuramente”. Infine il presidente conclude: “Non è che negheranno in radice”.

L’avvocato Franco Coppi, uno dei legali di Sabrina Misseri, ha espresso “sconcerto, perplessità e preoccupazione” per il contenuto di un video. Coppi, che ha parlato durante una pausa del processo, non si è sbilanciato sulle iniziative da intraprendere. “A conclusione dell’udienza mi consulterò – ha aggiunto – con i colleghi. Intanto non voglio turbare la prosecuzione dell’ arringa del mio collega Marseglia”.

Fra le ipotesi al vaglio ci sono anche le richieste di ricusazione dei giudici o di rimessione della decisione alla Corte di cassazione che potrebbe, in linea teorica, disporre la sostituzione dei giudicanti o trasferire il processo in altra sede giudiziaria.