Rifiuti, notte di guerriglia a Terzigno. Bertolaso: “Garantiremo maggiori controlli”

Pubblicato il 23 Ottobre 2010 - 08:56 OLTRE 6 MESI FA

La polizia a Terzigno

Due poliziotti e tre carabinieri contusi: è il bilancio finale della notte di scontri nei pressi della discarica Sari di Terzigno (Napoli) dove non è ancora arrivato alcun compattatore.

Alla difficoltà di attraversamento delle strade, chiuse da una serie di barricate costruite da manifestanti, si accompagna la paura denunciata dagli autisti di subire eventuali aggressioni. La polizia ha risposto con un nutrito lancio di lacrimogeni a pietre, petardi, razzi e molotov lanciate dalla parte più violenta dei manifestanti nel corso delle tre ore di guerriglia iniziata a mezzanotte.

Alle 3 è stata liberata la statale 268, nei pressi di Ottaviano mentre in mattinata, in via Nazionale, a Boscotrecase, non lontano dalla discarica, due persone a bordo di un motorino hanno lanciato bottiglie incendiarie nell’isola ecologica danneggiando due mezzi mentre il custode, un immigrato, è rimasto ustionato a un piede nel tentativo di spegnere le fiamme. La notte di scontri e distruzioni – le strade adiacenti il teatro delle violenze sono piene dei segni della guerriglia – ha fatto così da epilogo ai blocchi stradali, agli incendi ed alle occupazioni della ferrovia della giornata di ieri.

Numerosi cassonetti dati alle fiamme nella notte a Napoli dove sono tornati i cumuli di spazzatura: 2000 le tonnellate non raccolte. Incendi si registrano in via Foria, via Miracoli, via Duomo e via San Domenico. Sempre nella notte ignoti hanno incendiato la cabina di guida di un compattatore della società Enerambiente. Hanno fatto scendere il conducente dal mezzo ed hanno dato fuoco alla cabina di guida.

I disordini non si sono fermati nemmeno nel giorno in cui il sottosegretario Bertolaso ha incontrato i sindaci dei comuni Vesuviani per cercare di sistemare la situazione. ”La priorità che sarà garantita è la sistemazione di cava Sari”. E’ quanto Bertolaso parlando con i giornalisti al termine dell’incontro.

”Al momento accantoniamo il problema della nuova discarica – ha specificato Bertolaso – e ci occupiamo della situazione attuale. Lavoriamo per garantire il rispetto delle regole che noi abbiamo garantito sicuramente fino alla fine dell’anno scorso”. Una volta che si sarà dimostrato, con le analisi, che non c’è ragione di temere rischi ”si comincerà a parlare di cava Vitiello. Se poi ci sono delle alternative ben vengano. Ne ho sentito parlare in questi mesi di alternative ma finora non si sono viste”, ha aggiunto Bertolaso.

Un monito arriva dall’Unione Europea: ”Sono molto preoccupato per quanto succede attualmente in Campania. La Commissione sta ancora valutando la documentazione che ci è stata trasmessa dalle autorità italiane all’inizio di ottobre, ma la situazione odierna ci fa pensare che le misure adottate dal 2007 in poi sono insufficienti”. Lo ha affermato, in una nota diffusa stamani, il commissario Ue all’Ambiente Janez Potocnik. Secondo Bruxelles, ”la situazione odierna non è cambiata rispetto a quando la Commissione decise di bloccare i finanziamenti europei”.

Secca la risposta di Bertolaso: ”L’Unione Europea farebbe bene a fare il proprio mestiere e invece di dare giudizi dovrebbe dare una mano a trovare alternative”.