Rimini, post sarcastici sul mare sporco. Federalberghi denuncia due pagine social

Su Facebook circolano da settimane alcune immagini umoristiche che ironizzano sul mare della Romagna. L'Associazione Albergatori di Rimini sporge una denuncia per diffamazione aggravata, mettendo nel mirino due pagine social.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Settembre 2023 - 14:49
rimini mare sporco

foto dal web

Due denunce sono già state depositate ai carabinieri e in Procura, per diffamazione aggravata, e altre potrebbero partirne se si continuerà a dileggiare il mare di Rimini. L’avvertimento arriva dalla presidente di federalberghi di Rimini, Patrizia Rinaldis. La Rinaldis punta il dito in particolare contro due post comparsi nelle scorse settimane su due pagine Facebook molto seguite.

Il primo recitava: “Quando ti godi il primo bagno dell’estate a Rimini”, con allegata l’immagine di una persona avvolta da liquami. Il secondo ritraeva due giovani intenti a fare il bagno tra plastica e spazzatura con la didascalia: “Ma lascia stare la Sardegna e la Sicilia. Quest’anno ce ne andiamo a Rimini, vedrai che non c’è poi questa differenza”. 

“Diffamano il mare di Rimini”. Gli albergatori denunciano due pagine social

“La libertà è un diritto, ma per garantirla, va colpito chi la utilizza in maniera impropria”, mette in chiaro la presidente di Federalberghi. “Nei social una volta si attacca il mare, una volta qualcos’altro, ma spesso si vanno a toccare le persone”. Queste immagini “creano un gravissimo danno d’immagine della Riviera, al suo mare, all’economia turistica delle città e quindi agli operatori turistici”. “Noi siamo impegnati a difendere l’economia del nostro territorio, mentre questi siti creano un business da post come questi”, attacca Rinaldis.

L’azione di Federalberghi vuole anche essere un’opera di sensibilizzazione a un uso più consapevole e rispettoso dei social. “Non invoco la censura, non potrei mai farlo nel momento in cui difendo la libertà di espressione, ma queste non sono opinioni e questa non è satira, che comunque ha le sue regole. Con questa azione – aggiunge Rinaldis – mi piacerebbe sensibilizzare il governo a una maggior controllo su coloro che utilizzano i social come dileggio offendendo persone e diffamando territori”. 

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