Rissa Sassari, massacrano col tirapugni coetanea, gli amici riprendono tutto: 2 minorenni in comunità

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Febbraio 2022 - 14:32 OLTRE 6 MESI FA
Rissa Sassari, massacrano col tirapugni coetanea, gli amici riprendono tutto: 2 minorenni in comunità

Una scena della rissa

Sassari. Lo scorso 24 gennaio, in via Cedrino, di fronte all’istituto alberghiero della città è scoppiata una violenta rissa tra due adolescenti di 15 e 16 anni. La scena è stata ripresa con i cellulari  e diventata virale sui social.  Non si è trattato di un episodio isolto. Per questo e altri simili sono indagate le due ragazze ed anche due maggiorenni.

La squadra mobile della Questura di Sassari, qualche giorno dopo aveva eseguito la misura cautelare del collocamento in comunità nei confronti delle due minorenni, una delle quale armata di tirapugni.

A deciderlo era stato il Giudice del Tribunale. Le due ragazze ora si trovano a 100 chilometri di distanza l’una dall’altra. Non possono usare i telefoni, non vanno a scuola e possono incontrare la famiglia una sola volta a settimana.

Sassari, picchiano coetanee: manganello, pietra, martello e tirapugni le armi usate

 Le indagini avevano permesso di accertare che in quegli scontri a più riprese erano stati usati un manganello metallico, una pietra, un martello e un tirapugni. Le quattro ragazze sono state denunciate per rissa, mentre le due minorenni anche per porto abusivo di armi.

Come scrive La Repubblica, sembra che le maggiorenni abbiano spalleggiato le altre due e che anche loro si siano poi affrontate. Pare che tutto sia nato per motivi di gelosia

“I genitori la stanno vivendo male, ritengono il provvedimento sproporzionato e sono in ansia sapendo la figlia in un ambiente sconosciuto in un momento difficile. Ma io sono fiducioso nel provvedimento del giudice, questa storia non si chiuderà in tempi brevi”, ha detto al quotidiano il legale di una delle due minorenni. Il collega ha invece annunciato di aver presentato ricorso: “Il provvedimento del giudice è stato comunque una scossa per ragazze che le famiglie non sono state in grado di aiutare”.

Sassari, la descrizione della rissa avvenuta 

“Pestala Claudia, pestala!”. “Sangueee…”. Repubblica racconta quello che sembra un combattimento di galli. Scrive Alessandra Ziniti: “La più grande delle due, 16 anni, in classe è arrivata portandosi dietro da casa nello zaino un tirapugni. Ed è con quello che picchia con furia Martina che di anni ne ha appena 15. Il suo viso, sotto i capelli biondi, è una maschera di sangue”.

“Ma neanche questo spinge i compagni a intervenire per dividere le due ragazzine che si pestano con una violenza inaudita, incitate dalle fazioni di amici. Fino a quando Martina non resta lì per terra e Claudia se ne va via con il suo tirapugni. È la rivincita del primo round, avvenuto il sabato sera precedente quando a prevalere era stata l’esile Martina”.

 (…) Martina, il viso spaccato, annuncia vendetta: “Ti vengo a prendere e stavolta ti ammazzo”. “La prossima volta ti stendo”, la replica di Claudia. È il 24 gennaio. Quindici giorni dopo, le due bullette piangono davanti agli agenti della Squadra mobile che le portano via da casa (…).