Rolling Stones: 14mila euro una suite, 8mila per suonare al Circo Massimo

Gli Stones a Roma

ROMA – Quattordicimila euro per una notte in una suite. Ottomila euro scarsi per suonare al Circo Massimo. E’ tutta qui, in questa sproporzione, la polemica più consistente legata al concerto dei Rolling Stones a Roma. I quali, da regolamento del Comune, hanno appunto versato poco meno di ottomila euro per affittare uno dei luoghi storici più simbolici di Roma che ha una capienza di 250mila persone.

Il sindaco Marino dice che così è scritto nel regolamento, regolamento che ora lui vuol cambiare per aumentare la tassa di occupazione di suolo pubblico fino a 10 volte. Tassa non cambiata in un anno di amministrazione nonostante il concerto degli Stones fosse in programma da mesi e fortemente voluto proprio dal sindaco stesso.

Persino il britannico Telegraph si accorge della macroscopica sproporzione e fa notare che un evento che ha fatto incassare alla band e agli organizzatori 6 milioni di euro visti i biglietti venduti è costata appunto quei ridicoli 8mila euro.

Il Comune fa notare che gli Stones hanno versato, in tutto, circa 145 mila euro così distribuiti: 8mila per il Circo Massimo, 40mila per i servizi di polizia municipale, 23mila per il prolungamento della Metro B, 30mila per l’Ama, l’azienda dei rifiuti, 45mila per i bagni chimici, 30mila per i servizi sanitari e le ambulanze.

Il confronto con Londra è impietoso: nel luglio 2013 gli Stones suonarono ad Hyde Park per 100mila spettatori (a Roma domenica erano 70mila). Lì le regole vogliono che per concerti del genere si paghino 4,3 euro per ogni spettatore atteso. Quindi 430mila euro. Le tariffe londinesi sui numeri romani fanno un incasso per l’amministrazione di 306mila euro.

Per fare un ultimo esempio: a Roma, per affittare una villa o una sala ricevimenti da matrimonio, si spendono tranquillamente 5mila euro, solo per l’affitto, catering escluso. A questo punto conviene invitare parenti e amici al Circo Massimo.