Roma e la peste suina, cucciolo di cinghiale decapitato nella riserva dell’Insugherata. Gli animalisti: “Violenza nuda e cruda”

Nella riserva dell'Insugherata, in piena zona rossa per la peste suina, è stato ritrovato un cucciolo di cinghiale decapitato.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Maggio 2022 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA
Roma e la peste suina, cucciolo di cinghiale decapitato nella riserva dell'Insugherata. Gli animalisti: "Violenza nuda e cruda"

Roma e la peste suina, cucciolo di cinghiale decapitato nella riserva dell’Insugherata. Gli animalisti: “Violenza nuda e cruda” (foto Ansa)

Nella riserva naturale dell’Insugherata, in piena zona rossa per la peste suina, è stato ritrovato un cucciolo di cinghiale decapitato. Quel che si teme è che si sia trattato di un gesto barbaro e vandalico di qualcuno che ha voluto sfruttare l’allarme per la peste suina.

Gli animalisti: “Violenza nuda e cruda”

“Al momento la testa del cucciolo di Cinghiale non si trova, e questo mi fa pensare ad un gesto di violenza nuda e cruda nei confronti di chi non può difendersi. – commenta Maurizio Lombardi Leonardi, responsabile del Dipartimento Nazionale Tutela e Benessere Degli Animali –. La situazione Cinghiali a Roma va risolta nell’ immediato, altrimenti si rischia di innescare un escalation di violenza gratuita da parte di quelle persone Antianimaliste. Chiederò a breve un incontro con il Sindaco Gualtieri, c’è bisogno di soluzioni nell’ immediato, per salvaguardare il benessere dei cinghiali. E non è con l’ abbattimento che verrà risolta la situazione, bisogna mettere in atto una Campagna di sterilizzazione tramite immunovaccino ,un progetto facilmente adottabile nella nostra realtà cittadina. Mi preme comunque ricordare alla Giunta Capitolina che i cinghiali sono animali onnivori e molto adattabili, dunque per loro i cassonetti della spazzatura sono un’importante risorsa alimentare, soprattutto se capita che – per una cattiva gestione cittadina o abitudini scorrette delle persone – siano circondati da sacchetti contenenti resti di cibo”.

La zona rossa

A Roma è stata istituita una zona rossa per cercare di contenere la diffusione della peste suina tra i cinghiali e i maiali. Nei giorni scorsi infatti erano stati riscontrati alcuni casi nel parco dell’Insugherata, zona nord della capitale.

L’area della zona rossa

Questa la zona rossa strada per strada (fonte: Il Messaggero): a Sud Circonvallazione Clodia, Via Cipro, Via di San Tommaso D’Acquino, Via Arturo Labriola, Via Simone Simoni, Via Pietro De Cristofaro, Via Baldo Degli Ubaldi; a sudovest Via di Boccea fino all’intersezione con Via della Storta; a ovest-nordovest Via della Storta, Via Cassia (SS2) fino all’intersezione con Via Cassia Veientana (SR 2 bis); a nordest Via Cassia Veientana (SR 2 bis) fino all’intersezione con l’autostrada A90 (Grande Raccordo Anulare), autostrada A90 fino all’intersezione con il fiume Tevere; a est-sudest il fiume Tevere.

Cosa significa zona rossa

All’interno della zona rossa non si potranno organizzare pic-nic, non si potrà dare da mangiare agli animali e ci si dovrà anche disinfettare le scarpe in uscita da aree agricoli o naturali. Sarà anche installata una segnaletica particolare per delimitare i confini dell’area attenzionata. Inoltre verranno anche recintati i cassonetti in modo da tener lontano dalla zona i cinghiali. O almeno questo è quello che si prevede sulla carta. Il rispetto di tale norme poi sarà tutto da vedere e valutare.

Chi avvista carcasse di cinghiali o cinghiali moribondi è invitato a segnalarli al numero verde gratuito della Protezione civile regionale 803 555.