Roma. Ultrasuoni per zittire cani del vicino: rischia 1 anno per maltrattamento

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Dicembre 2013 - 14:16 OLTRE 6 MESI FA
Roma. Ultrasuoni per zittire cani del vicino: rischia 1 anno per maltrattamento

Roma. Ultrasuoni per zittire cani del vicino: rischia 1 anno per maltrattamento

ROMA – Ha utilizzato dei dispositivi ad ultrasuoni per evitare che i due cani del suo vicino continuassero ad abbaiare tutta la notte. Una decisione arrivata dopo che il padrone degli animali, davanti alle sue proteste e alle sue notte insonni, gli aveva risposto: “Sono cani, abbaiano”. L’uomo ha deciso così di risolvere da sé il problema, ma ora rischia un anno di carcere: il padrone dei due cani lo ha denunciato per maltrattamento di animali.

Dopo notti insonni l’uomo ha deciso di acquistare un dissuasore ad ultrasuoni contro il continuo latrare dei due cani, spiega Giuseppe Scarpa su Repubblica Roma:

“Gli sarà parso come un sogno quell’apparecchietto grande quanto un pacco di sigarette da attaccare a una presa elettrica e capace di attivarsi in automatico nel momento in cui il cane abbaia: “Il microfono incorporato capta l’abbaio dell’animale — si legge nella descrizione del prodotto — e automaticamente mette in funzione degli ultrasuoni non avvertibili dall’udito umano ma fastidiosi per il cane. Appena il cane cessa di abbaiare, l’emissioni dei toni dopo 5 secondisi ferma automaticamente”. Una ottantina di euro, questo il costo della scatoletta “antiabbaio”, investiti in ore di sonno e magari anche di sogni che invece alla fine si sono trasformati in un nuovo e peggiore incubo. Solo otto mesi di completo relax da maggio a dicembre del 2007 per poi vedersi recapitare dal solito vicino di casa una nuova rogna: denuncia per maltrattamento di animali”.

Daniele Venturi, avvocato dell’uomo, ha dichiarato:

«Il mio assistito è da sei anni sottoposto allo stress del processo penale per aver esercitato un proprio diritto, quello al riposo notturno. Per questo si era determinato a cercare un dispositivo che non facesse male ma educasse i due molossi a non abbaiare».

Il pm Maria Caterina Sgrò però lo ha accusato di maltrattamenti:

“Maltrattava i due cani del vicino di casa — si legge nel capo d’imputazione — mediante il posizionamento nel proprio giardino di attrezzatura ad ultrasuoni che causava sofferenza agli animali che chiusi nel giardino del vicino non potevano evitare di percepire gli ultrasuoni”.

E solo a marzo l’uomo potrà, forse, porre fine alla vicenda e magari trovare la tranquillità per poter finalmente riposare senza essere disturbato.