Ruby, Barbara Faggioli: per non far capire, Silvio al telefono era “Betty”

Pubblicato il 8 Giugno 2012 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA

Barbara Faggioli

MILANO – Nome in codice “Betty”. Nome in codice non di una signora, ma dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Barbara Faggioli, una delle ospiti alle feste organizzate da Berlusconi nella sua villa di Arcore, infatti, definiva così l’ex premier nelle sue telefonate con il Consigliere regionale lombardo Nicole Minetti.

Il particolare viene fuori durante una delle udienze del processo Ruby, quello che vede imputato Berlusconi con le accuse di concussione e prostituzione minorile. E viene fuori perché il pm, in aula, legge alcune intercettazioni telefoniche. A quel punto la Faggioli spiega il “codice”: Betty era il modo di definire Berlusconi mentre scarpe equivaleva a soldi.

La deposizione di Barbara Faggioli. ”Mi ha solo aiutato come un padre e mi ha consigliato di abbandonare questo tipo di mondo”, quello del piccolo schermo, ”e di rimettermi a studiare”. Lo ha raccontato in aula al processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi, Barbara Faggioli, la showgirl tra le ospiti delle feste ad Arcore. La Faggioli ha sottolineato che si era parlato di una sua ”candidatura perche’ il presidente credeva in me e per questo mi ha consigliato di studiare”.

La ragazza davanti ai giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Milano ha ribadito piu’ volte che a Villa San Martino si tenevano solo delle cene ”dove spesso si cantava” nelle quali il presidente ”raccontava qualche aneddoto, anche qualche vicenda politica” e, rispondendo alla domanda precisa del pm Antonio Sangermano, ha affermato di non aver mai visto scene hard di sfregamenti e toccamenti tra l’ex premier e le giovani invitate.

Barbara Faggioli ha detto che il locale dove secondo l’accusa si svolgeva il bungabunga era in realta’ un salotto seppur con un palo dove ”si ballava e si cantava. Non erano spogliarelli, ma ho visto spettacoli”. E quando il pm ha letto in aula alcune telefonate intercettate tra la fotomodella e la consigliera regionale Nicole Minetti con cui la giovane era molto amica ha spiegato a proposito di alcune parole in codice che il termine ”scarpe” voleva dire soldi e che l’ex premier era soprannominato ”Betty”.

Inoltre, ha ribadito piu’ volte che ”il presidente mi ha sempre dato aiuti come se fosse un padre” cioe’ soldi e anche il pagamento delle rate dell’affitto dell’appartamento di Milano in cui vive ”e lo fa tuttora”.

La ragazza ha ammesso di aver ricevuto anche in dono dei gioielli tra cui il collier che oggi portava al collo riferendo di averlo ricevuto come dono per un suo compleanno. ”Lo ha fatto per galanteria – ha aggiunto – perche’ fa parte del suo modo di essere, e’ molto galante. E per galanteria ha regalato tanti oggetti ai suoi ospiti”. La giovane ha negato comunque che regali e soldi che Berlusconi ha dato anche ad altre ragazze fossero compensi per rapporti sessuali.

Barbara Faggioli, durante la sua testimonianza, rispondendo a una domanda del pm Antonio Sangermano che le ha chiesto se le fu proposta una candidatura, ha risposto: ”Se ne parlava perche’ il presidente credeva in me e mi ha consigliato di studiare. Era una prospettiva futura e pertanto andavo ai congressi e anche in Consiglio regionale con la Minetti”. La giovane, di fronte a una serie di intercettazioni che le sono state lette in aula, ha contestato alcune frasi negando di averle dette e a proposito di altri dialoghi tra lei e Nicole Minetti ha affermato che in quel momento straparlava perche’ ”ero arrabbiata con lui perche’ non si faceva piu’ sentire. Io sono possessiva e mi ero arrabbiata con lui”.

La showgirl ha anche ricordato che a tavola durante una cena nel febbraio del 2010 Ruby, che aveva visto almeno in due occasioni, racconto’ di avere 24 anni e che ”il padre l’aveva maltrattata e le aveva preso i documenti. Ci fece anche vedere su un computer portatile il video della madre, una cantante famosissima egiziana”. E a proposito dei documenti Barbara Faggioli ha raccontato che Ruby chiese a Berlusconi se poteva aiutarla a riaverli.