Sacile (Pordenone), clochard trovata morta: ha avuto un infarto

Lorenzo d'Albergo*
Pubblicato il 9 Marzo 2010 - 13:16 OLTRE 6 MESI FA

Non ha sofferto. Il suo cuore si è fermato durante l’ennesima notte passata all’addiaccio, mentre dormiva, raggomitolata su una panchina nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Sacile, in provincia di Pordenone. Così, a soli 38 anni, è morta Francesca Curtolo, clochard senza fissa dimora. Già da qualche tempo era alle prese con dei piccoli problemi di salute. La polizia ferroviaria e i servizi sociali di Vazzola, comune in cui la senzatetto aveva la residenza, la conoscevano bene. Viveva di lavoretti saltuari e continui spostamenti da una stazione all’altra, a bordo di treni presi al volo.

A trovare il corpo di Francesca, ormai privo di vita, è stato il personale delle pulizie. “Pensavo dormisse – ha raccontato la donna che da oltre quattro anni si occupa dei locali della stazione di Sacile – l’ho chiamata ma non mi ha risposto, così per non disturbarla ho proseguito il mio lavoro nelle altre stanze”. Subito allertati, gli uomini del 118 non hanno potuto fare niente per la clochard. Inutili i tentativi di rianimazione. In pochi minuti anche i carabinieri sono arrivati sul posto. Dopo i primi rilevamenti, hanno immediatamente escluso l’omicidio dalle cause del decesso. Da depennare dalla lista anche il gelo degli ultimi giorni. “Il riscaldamento funziona anche durante la notte – ha spiegato il capostazione – la stanza è calda”. Il magistrato ha permesso la rimozione della salma, trasportata nella camera mortuaria dell’ospedale di Sacile.

Perfino nel giorno della morte la donna ha conosciuto la solitudine: nessuno, neanche i genitori, si è preoccupato di sapere come fosse morta o di chiedere quando poter salutare Francesca per l’ultima volta.

*Scuola di Giornalismo Luiss