Scontri Primo Maggio a Torino, polizia protesta: “Giornata dei lavoratori? Per noi non c’è festa”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Maggio 2021 - 10:41 OLTRE 6 MESI FA
Scontri Primo Maggio a Torino, polizia protesta: "Giornata dei lavoratori? Per noi non c’è festa"

Scontri Primo Maggio a Torino, polizia protesta: “Giornata dei lavoratori? Per noi non c’è festa” FOTO ANSA

Scontri a Torino il Primo Maggio con tanto di ghigliottina artigianale con fantocci con le facce di Draghi, Letta e Landini allestita in piazza Castello, e la polizia protesta. Si sono date appuntamento più di mille persone che hanno accolto l’invito di Usb, Potere al Popolo, No Tav e Rifondazione comunista. In piazza anche il corteo dell’area antagonista e No Tav partito da piazza Vittorio Veneto.

La protesta del sindacato di polizia dopo i fatti di Torino

“A Torino la giornata si apre con i primi scontri tra manifestanti che vogliono sfondare un cordone di sicurezza per arrivare al municipio e i poliziotti del servizio d’ordine. Festa dei Lavoratori? Non c’è mai festa per chi porta la divisa in questo paese, ma solo sacrifici malpagati e non riconosciuti. Solo attentati continui alla nostra integrità fisica e morale, alla nostra dignità, alle nostre vite familiari. Ed è proprio per questo che oggi più che mai rivolgiamo il pensiero a tutti i colleghi che in ogni angolo d’Italia non mollano, ma sono lì, ligi al proprio dovere e al proprio giuramento, sempre con ogni tempo, in ogni momento, in ogni occasione, unici e speciali in questo”. Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo gli scontri verificatisi a Torino. Scontri in cui i manifestanti  hanno anche forzato un cordone delle forze dell’ordine. 

La polizia e l’emergenza

“Dopo un anno di emergenza, dopo sforzi titanici, esposti a rischi gravissimi, subendo gli effetti di rabbia e frustrazione della collettività, patendo i danni della violenza insensata di chi ha approfittato della pandemia per aggredirli ancora più del solito, sono ancora tutti lì. Chiunque celebrerà questa importante ricorrenza, oggi come in qualsiasi altra occasione, potrà farlo perché c’è qualcuno che, indossando una divisa, vigila sul paese. E allora, come minimo, grazie ai più fedeli servitori dello Stato e dei cittadini”, conclude Mazzetti.