Tam Tam, la squadra dei figli di migranti, esclusa dal campionato. Federbasket, “non sono italiani”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Settembre 2019 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA
federbasket non concede deroga alla squadra dei figli di migranti di Castel Volturno

Federbasket contro la squadra dei migranti di Castel Volturno

ROMA – “Non sono italiani”, non giocano. La Federbasket, la federazione che rappresenta tutto il movimento della pallacanestro in Italia ha deciso di non concedere la deroga per l’iscrizione della squadra dei figli di migranti di Castel Volturno al campionato di Eccellenza.

Il consiglio federale non concede sconti, la regola impone il limite di due stranieri per squadra e i ragazzini della Tam Tam, pur vivendo e andando a scuola in Italia, la cittadinanza non ce l’hanno. Nel 2017 il governo riuscì ad aggirare quel limite burocratico con un emendamento alla legge di bilancio, di fatto costringendo la federazione (allora come oggi contraria) a tesserare ragazzi italiani di fatto ma non di diritto.

Tam Tam Basket di Castel Volturno è un progetto voluto e ideato dall’ex giocatore Massimo Antonelli che attraverso il basket offre un’opportunità ai figli di immigrati, per la maggior parte provenienti dall’Africa, che sono nati e cresciuti nel comune dell’hinterland casertano.Scrive il Corriere.it che la squadra “ha strappato dalla strada e dall’inattività una sessantina di ragazzi (per la maggior parte nigeriani, spesso in situazioni economiche e familiari difficilissime) iscrivendo sei formazioni ai campionati campani e vincendo quello Under 15”.

Una storia di solidarietà e riscatto conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, tranne evidentemente in federazione. “Qualora Tam Tam lo ritenesse opportuno  – recita il comunicato della Federbasket –  in nome della piena integrazione e del miglioramento tecnico dei propri atleti, potrebbe optare per il prestito ad altre società come previsto dal regolamento”. Si spera in un nuovo intervento del governo perché la federazione non sembra aver davvero capito la questione. (di Redazione Blitz)