Tangenti Sesto, Renato Sarno a Penati: “Un bel casino”

Pubblicato il 9 Giugno 2012 - 18:17 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – ”Un bel casino”. Il giorno stesso in cui scoppia il caso sul ‘sistema Sesto’, l’architetto Renato Sarno commenta cosi’ al telefono con Filippo Penati, ex vice presidente del consiglio regionale lombardo, le perquisizioni con la contestuale notifica anche a loro delle informazioni di garanzia nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Monza.

Tra gli atti dell’indagine, di cui alcuni filoni sono stati chiusi nei giorni scorsi, ci sono alcune conversazione ”dalle quali emerge – come annota la Gdf in un’informativa – la consapevolezza degli indagati delle intercettazioni in atto; inoltre (…) si fa rimando ad incontri tra i medesimi soggetti per parlare di persona di quanto accaduto; circostanza che evidenzierebbe il rischio di possibili accordi (…) finalizzati all’inquinamento delle fonti di prova”.

Dai brogliacci delle intercettazioni il 20 luglio dell’anno scorso, poco prima delle 19, Sarno riferendosi alle notizie uscite sui mass media dice a Penati che ”si tratta di un bel casino”. L’ex sindaco di Sesto San Giovanni, che risponde di concussione, corruzione e finanziamento illecito ai partiti, ”concorda e commenta: ‘non riesco a capire le cose come sono riferite, io sono nove anni che non mi occupo piu’ di Sesto, venerdi’ l’avvocato andra’ a parlare con il pm, ci siamo messi a disposizione, tra l’altro non capisco…sono 15 gli indagati”’.

Piu’ o meno alla stessa ora anche l’imprenditore Piero Di Caterina, parlando al cellulare con l’ex segretario della Provincia di Milano Antonino Princiotta, domanda: ”Hai sentito il casino?”.

Il giorno dopo le perquisizioni, il 21 luglio dell’anno scorso, alle 18.57 ”viene captata – si legge nel rapporto delle Fiamme Gialle – una conversazione tra Renato Sarno e Filippo Penati. Quest’ultimo chiede ‘come e’ andata ieri sera’ e Sarno dice ‘bene’. Si accordano per sentirsi piu’ tardi per incontrarsi di persona”. Qualche minuto dopo i due si richiamano e si danno appuntamento per vedersi di persona, come fanno altri indagati, ”davanti all’ingresso di via Filzi della Regione Lombardia”.

La mattina sempre del 21 luglio, Nicoletta Sostaro, la responsabile dello sportello unico per l’edilizia di Sesto, contatta l’architetto Marco Magni – per loro mercoledi’ prossimo si aprira’ a Monza l’udienza preliminare – il quale immediatamente la avvisa: ”comunque lo sai che siamo…ci stan.. stiam parlando in tre”, con riferimento, riporta l’atto della Gdf, alle intercettazioni in corso.