Arcivescovo e ex vicario accusati di mobbing, procuratore: “Devono essere processati”

Pubblicato il 28 Giugno 2010 - 18:57| Aggiornato il 29 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Il procuratore aggiunto presso il tribunale di Taranto Pietro Argentino ha chiesto che l’arcivescovo di Taranto, monsignor Benigno Luigi Papa, e l’ex vicario, monsignor Nicola Di Comite, vengano processati. L’accusa è di comportamenti omissivi in relazione ai reati di maltrattamenti e lesioni colpose gravi per un presunto caso di mobbing ai danni di una ex dipendente dell’Ente diocesano di apostolato sociale (Edas).

Monsignor Papa è presidente onorario dell’Edas-Lumsa (Libera universita’ Maria Santissima Assunta) e designatore dei responsabili dell’Edas, mentre Di Comite e’ stato presidente del consiglio di amministrazione e responsabile del personale dello stesso ente. L’indagine fu avviata su denuncia di un’ex segretaria di 46 anni dell’Edas, licenziata nel 2005 dopo essere stata per 18 anni alle dipendenze dell’istituto.

Alla donna furono diagnosticati disturbi da panico e da sindrome post-traumatica da stress nonché una depressione grave e un’incapacità temporanea a relazionarsi con gli altri per un tempo superiore a 40 giorni. L’udienza preliminare è stata aggiornata al 21 luglio.