Terni. 5mila sms in 3 mesi all’ex fidanzato: arrestata per stalking

Pubblicato il 6 Giugno 2012 - 12:57 OLTRE 6 MESI FA

TERNI – Per gelosia si e’ finta uomo perseguitando il suo fidanzato, trasferitosi a Terni per ragioni di lavoro e minacciandolo anche di morte: per questo una 33/enne di Cosenza e’ stata arrestata dalla polizia postale della citta’ umbra. Dagli accertamenti e’ emerso che gli aveva inviato 5 mila sms in tre mesi.

Stalking, minacce e falso in atto pubblico commesso da privato i reati ipotizzati a suo carico in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip di Terni Pierluigi Panariello, su richiesta del sostituto procuratore Elisabetta Massini. Al termine di un’indagine condotta dalla polizia sia con mezzi tradizionali sia attraverso l’uso di strumenti informatici.

La donna – hanno accertato gli investigatori – ha inviato al fidanzato trentenne, i 5 mila sms da almeno 15 schede diverse, tutte intestate a lei e a ignari familiari. E’ accusata inoltre di avere falsificato un verbale di denuncia e fatto incursioni nel pc del fidanzato (partite dal suo computer), oltre ad avere inventato l’esistenza di un fantomatico ex fidanzato al quale aveva addossato la colpa delle minacce.

Dagli accertamenti e’ infatti emerso che la giovane, quando era legata al trentenne, gli aveva raccontato di essere perseguitata da un ex residente a Milano e gli aveva mostrato anche la copia di una denuncia – poi risultata fasulla – sporta ai carabinieri. Nel giro di poco tempo – sempre in base a quanto riferito dai poliziotti – anche il trentenne aveva cominciato a ricevere sms, in cui veniva minacciato di morte, il suo computer violato continuamente e in diversi occasioni trovato il suo appartamento a soqquadro.

La giovane, intanto, gli aveva confermato che il suo ex era un hacker e allora il trentenne, esausto e sul punto di perdere anche il lavoro – e’ emerso dall’indagine – a causa del forte stress procurato dalla situazione, ha deciso di rivolgersi alla polizia. Gli investigatori sono cosi’ riusciti a ricostruire l’intera vicenda, scoprendo che dietro all’intero piano c’era in realta’ la giovane, ora in carcere.