Terremoto a Castelbuono e Cefalù nelle Madonie: due scosse di 3.1 e di 2.6 gradi, gente in strada e nessun danno

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 2 Giugno 2021 - 16:53 OLTRE 6 MESI FA
terremoto foto ansa

Terremoto a Castelbuono nelle Madonie: due scosse di 3.1 gradi e di 2.6 gradi, gente in strada nessun danno (foto Ansa)

Doppia scossa di terremoto nel pomeriggio sulle Madonie, catena montuosa posta nella parte settentrionale della Sicilia, L’epicentro fra 3 e 4 chilometri a sud ovest del centro abitato di Castelbuono in provincia di Palermo.

Le due scosse hanno provocato molta paura: la prima di 3.1 gradi della scala Richter è stata registrata alle 14.22, la seconda è avvenuta dopo 41 secondi ed è stata di 2.6 gradi.

Terremoto sulle Madonie, scosse profonde 6 e 9 chilometri

Le due scosse sono state registrate a una profondità di 6 e 9 chilometri. Il terremoto è stato avvertito anche a Isnello, Gratteri, Collesano, Cefalù, San Mauro Castelverde, Pollina Petralia Soprana, Polizzi Generosa e Geraci Siculo.

I residenti sono scesi in strada. Non si segnalano fortunatamente danni.

Scoperta faglia marina provocata dal sisma del 1908 nello Stretto di Messina

Nei giorni scorsi, sempre in Sicilia è stata scoperta nei fondali marini tra la Sicilia e la Calabria la faglia che più di 100 anni fa provocò la più grave catastrofe sismica d’Europa.

Si tratta del terremoto di Messina-Reggio di Calabria delle 05.20 del 28 dicembre 1908  di magnitudo 7.1. Il sisma provocò uno tsunami in cui morirono 100mila persone.

Lo studio internazionale è stato condotto sui fondali dello Stretto di Messina e sull’attività sismo-tettonica dell’area dalle università di Catania e di Kiel (Germania).

Ha collaborato anche l’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

“L”ecografia’ del fondale ha consentito di individuare in modo inequivocabile una profonda spaccatura nel fondale dello Stretto di Messina” spiegano i ricercatori.

“La faglia mostra evidenze di attività recente poiché disloca il fondale marino con scarpate fino a 80 metri di altezza. L’analisi sismica in ambiente 3D e studi geomorfologici sul terreno hanno poi permesso di seguire la faglia per tutto il suo sviluppo”.