Tifosi Serbia, vicepremier Dacic accusa la polizia italiana: “Partita preparata male”

Pubblicato il 13 Ottobre 2010 - 14:01 OLTRE 6 MESI FA

Il ministro dell’interno e vicepremier serbo, Ivica Dacic, ha detto oggi che i preparativi per la partita Serbia-Italia di Genova non stati fatti bene, e che un gruppo non eccessivamente numeroso di tifosi è riuscito a far sospendere l’incontro. Parlando a Belgrado, Dacic ha osservato che l’intervento della polizia italiana avrebbe potuto essere molto più efficace, e che non si doveva permettere l’ingresso allo stadio a tifosi in possesso di oggetti vari, cosa questa che a Belgrado non sarebbe mai avvenuta.

”La polizia italiana, prima dell’incontro, non si è rivolta in nessun modo per chiedere aiuto, e neanche la Federcalcio serba non ha chiesto alcuna assistenza della polizia serba”, ha detto Dacic, citato dall’agenzia Tanjug. La polizia serba – ha aggiunto il ministro dell’interno – non puo’ mantenere l’ordine pubblico in Italia. A suo avviso, se a Genova fosse andato qualche poliziotto serbo, si sarebbe potuto istituire una sorta di collegamento con la polizia italiana da una parte e con la Federcalcio serba dall’altra, in modo da controllare meglio la situazione nello stadio.

Alla domanda se la polizia serba intenda adottare misure energiche contro gli arrestati a Genova, Dacic ha detto che cinque tifosi sono stati arrestati e che altri sono stati fermati. ”Noi dovremo prima vedere come tale vicenda si concluderà in Italia, e per quali reati i responsabili saranno processati. Successivamente vedremo se ci saranno i presupposti legali per processarli in Serbia”, ha detto il ministro aggiungendo che la polizia ha l’elenco di tutti coloro che hanno acquistato il biglietto allo stadio. In futuro, ha concluso il ministro dell’interno, bisognerà preparare con più attenzione incontri di calcio di questo tipo. Tali gruppi violenti, ha osservato, vengono usati per diversi obiettivi sia interni ai club, sia di interessi mafiosi e politici.