Torino, Daniele Cavaglià, a.d. di Libero e Il Tempo, pestato in strada

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Febbraio 2017 - 08:54 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Aggredito in strada a Torino Daniele Cavaglià, l’amministratore delegato della società che edita i quotidiano Libero e Il Tempo.  

Sabato mattina intorno alle 10:30, riferisce Giuseppe Legato su La Stampa, Cavaglià, 45 anni, si trovava in auto all’altezza di via Cavour, rientrando a casa dopo aver fatto jogging vicino al parco delle Vallere, quando è stato affiancato da un’auto.

A bordo un uomo di 52 anni, Severino Giganti, che appena è riuscito, con una scusa, a far fermare Cavaglià, è sceso dalla macchina, ha preso una mazza che aveva nel bagagliaio e ha incominciato a colpire i lunotti della Lancia Musa dell’imprenditore. Poi è riuscito ad aprire la portiera e a trascinarlo fuori dall’auto. A quel punto è iniziato il pestaggio.

“Pensavamo lo stesse ammazzando, hanno raccontato i testimoni ai carabinieri. Aveva la bava alla bocca mentre lo picchiava e lo riempiva di pugni. Sembrava indiavolato, non presente a se stesso. Era impossibile fermarlo”.

Giganti lo ha colpito al torace, alla schiena e al viso, procurandogli la rottura della parete orbitale dell’occhio sinistro. Poi è scappato verso Tofarello, dove vive, ma i testimoni del pestaggio hanno chiamato il 112 descrivendo auto e targa.

Pochi minuti dopo i carabinieri lo hanno fermato e ammanettato. Non ha opposto resistenza. Adesso si trova in cella di sicurezza e dovrà affrontare un processo con rito direttissimo perché il suo è un arresto è avvenuto in flagranza (o quasi) di reato. E’ accusato di violenza privata, lesioni e minacce aggravate.

Uno dei testimoni ha riferito che, durante il pestaggio, Gigante avrebbe detto: “Voi non sapete che cosa ha fatto questo. Ha importunato mia moglie”. I riscontri degli investigatori, però, hanno escluso qualunque fondamento di questa frase. Forse potrebbe essersi trattato di uno scambio di persona.