Torino, maestre paragonano bambino disabile alla gastrite: madre scopre chat e le denuncia

Sulla chat delle maestre è stato paragonato a malattia dell'apparato digerente, un bimbo di 8 anni, affetto da gravi patologie, a cui, purtroppo, si sono aggiunti il deficit dell'attenzione e l'iperattività combinata con un disturbo oppositivo provocatorio.

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 7 Maggio 2022 - 10:18 OLTRE 6 MESI FA
Torino maestre bambino disabile alla gastrite

Torino, maestre paragonano bambino disabile alla gastrite: madre scopre chat e le denuncia (foto ANSA)

Sulla chat delle maestre, un bambino di 8 anni disabile, veniva paragonato alla gastrite. La madre del piccolo alunno è venuta a conoscenza di tutto ciò grazie a un’altra insegnante che le ha fatto avere i messaggi che le colleghe si scambiavano via WhatsApp. Solo così ha capito il cambio d’umore del figlio e il suo stato psicologico. Subito è scattata la denuncia. La vicenda è accaduta in una scuola di Torino.

Maestre paragonano bambino disabile alla gastrite

“Nella chat – spiega la madre – le insegnanti si metteva d’accordo sulla versione dei fatti da riferirci, per farci credere che mio figlio era un bimbo violento. Non hanno compreso che, invece, combatte ogni giorno con i suoi fantasmi e le sue difficoltà causate dalla disabilità”. “Il mio bambino – spiega la donna all’Ansa – ha bisogno di essere integrato e non emarginato impedendogli di andare a scuola e anche di consumare i pasti insieme con i suoi compagni di classe, per punirlo, com’è accaduto”.

Mamma denuncia le maestre

La mamma, dopo essersi messa in contatto con “La Battaglia di Andrea”, associazione napoletana che si batte per i diritti delle persone diversamente abili, ha deciso di denunciare tutto alla Procura della Repubblica di Torino avvalendosi del penalista partenopeo Sergio Pisani. Ed è pronta a consegnare i contenuti di quelle chat.

“Probabilmente ci sono numerosi casi simili in Italia – dice Asia Maraucci, presidente dell’associazione – ma ci teniamo anche a dire che fortunatamente in percentuale sono la minoranza e che la scuola funziona molto bene. Ne sono testimoni anche queste maestre che prendono le distanza dalle colleghe e denunciano tutto alle mamme”.