Trani: è primario di ortopedia ma non ha la specializzazione e viene licenziato

Pubblicato il 18 Agosto 2010 - 17:09 OLTRE 6 MESI FA

In base ad una vecchia legge sarebbe potuto diventare primario di ortopedia all’ospedale di Trani, ma il dottor Antonio Maldera, di 57 anni, non ha voluto correre rischi. Per accaparrarsi quell’incarico ha partecipato alla selezione interna e ha dichiarato di essere specializzato in ortopedia e traumatologia. Fatto questo assolutamente falso. Il posto da primario, pochi mesi fa, lo ha pure ottenuto, ma il raggiro e’ stato scoperto dalla Guardia di finanza che ha dato seguito ad una segnalazione e ha avvisato la Asl. Il risultato? Maldera è stato licenziato senza preavviso per aver dichiaro il falso per ottenere la progressione di carriera. Quando l’hanno saputo, colleghi e pazienti dell’ospedale di Trani sono rimasti allibiti perche’ Maldera e’ ritenuto da tutti un ortopedico dalle indubbie capacita’.

A tutti il medico aveva fatto credere di essersi specializzato a Bari in ortopedia nel 1988 (a 35 anni) e che nel 2007 (a 54 anni), a Perugia, aveva partecipato ad un master in ‘Chirurgia nella traumatologia dello sport’, specializzandosi nella ricostruzione del legamento crociato anteriore. Certo, non masticava bene ne’ l’inglese ne’ il francese, non aveva un curriculum da urlo (ha fatto il docente alla scuola infermieri e il relatore in alcuni corsi), ma l’ortopedico – dicono a Trani – lo sapeva fare. D’altra parte era pur sempre un medico chirurgo ed era socio della Societa’ italiana della caviglia e del piede. Per evitare il licenziamento, Maldera ha dichiarato – si legge negli atti del procedimento disciplinare – ”di essere consapevole di aver commesso l’errore contestato e che, comunque, l’errore non ha avuto alcun rilievo pratico, dal momento che la graduatoria di esito per il conferimento di incarico sarebbe rimasta inalterata sotto il profilo del posizionamento”.

Cioe’, ha spiegato che senza quell’ ”errore” sarebbe comunque diventato responsabile del reparto. Davanti alla commissione disciplinare, il 7 luglio scorso, ha fatto queste ammissioni e ha chiesto un rinvio per poter nominare un legale di fiducia. Ma alla seduta dell’8 agosto non si e’ presentato, ne’ ha prodotto memorie o nominato un difensore. Dalla Asl Barletta-Andria-Trani non hanno gradito: hanno giudicato ”grave” sia la vicenda del falso sia il danno di immagine provocato all’Azienda sanitaria locale, e hanno deciso per il licenziamento ‘in tronco’.