Voti “comprati” anziché “contati” nella trascrizione: ma l’audio assolve Chiriaco e Trevi

Pubblicato il 15 Novembre 2011 - 11:28 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – “Rischiamo un po’ troppo” al posto di “adesso chiamo Luca Tronconi”, e “ho comprato i due voti” al posto di “ho contato i suoi voti”: sono due degli errori di trascrizione delle intercettazioni fatte dal perito del Tribunale di Pavia su un caso di supposta corruzione elettorale di ‘ndrangheta.

Le discrepanze tra l’audio e le trascrizioni sono state messe in evidenza dai giudici Beretta, Biganti e Balduzzi, che hanno chiesto l’ascolto diretto dell’audio, concludendo che “l’interpretazione decisamente più corretta è quella della difesa” e facendo cadere l’accusa.

Il processo in questione, di cui parla Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera, è quello che vedeva accusato di scambio di voto l’ex direttore sanitario della Asl di Pavia  Carlo Chiriaco e l’ex assessore comunale Pdl al Commercio, Pietro Trivi.

Chiriaco è parte in causa in un processo a Milano che lo vede accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, mentre a Pavia la Dda milanese chiedeva due anni per lui e Trivi, accusati di aver dato duemila euro a un infermiere e sindacalista dell’ospedale San Matteo per ottenere voti alle elezioni comunali di Pavia del giugno 2009. L’aggravante è di aver favorito, in questo modo, la ‘ndrangheta.

La replica di Chiriaco e Trevi è di aver solo finanziato un attivista per la campagna elettorale, una tesi confermata dallo stesso infermiere.

I legali dell’infermiere hanno poi dimostrato che l’uomo non era iscritto alle liste elettorali del Comune, e quindi non avrebbe potuto votare per Trivi. Un’altra ipotesi dell’accusa era che l’infermiere “intermediasse i 2.000 euro ad altri 100 elettori, stando all’intercettazione in cui i due imputati discutevano del taglio di banconote da imbustare per l’infermiere. Ma ‘nessun elettore compensato è stato individuato’, e l’intercettazione più valorizzata dai pm ‘è ambigua: da un lato può essere interpretata come se i 2.000 euro fossero il prezzo dell’impegno dell’infermiere nella campagna elettorale, dall’altro sembra che Chiriaco faccia riferimento a una sorta di tariffario per l’acquisto di voti'”.