Treni fermi e ritardi: software “dimentica” macchinisti, caos in Lombardia

Pubblicato il 11 Dicembre 2012 - 09:17 OLTRE 6 MESI FA
Treni fermi e ritardi: software “dimentica” macchinisti, caos in Lombardia

MILANO –  Treni fermi, corse soppresse e ritardi dai 20  a oltre 90 minuti nella giornata del 10 dicembre per i collegamenti tra Milano e la Lombardia. Un malfunzionamento del software di Trenord, società che gestisce il trasporto ferroviario locale, ha lasciato a casa i macchinisti e 700mila pendolari dell’hinterland di Milano e della Lombardia.

L’azienda si è scusata per il disagio, scrive il Corriere della Sera, e spiega quanto accaduto:

“La causa – ha detto Giuseppe Biesuz, amministratore delegato Trenord – è stata individuata nel malfunzionamento del nuovo sistema informatizzato di programmazione e gestione dei turni del personale, entrato in funzione proprio ieri (domenica, ndr ).

L’azienda si è scusata, ma sui disagi ha anche pesato la scelta di inaugurare il nuovo software in concomitanza con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale (che prevede l’introduzione di 140 nuove corse) e della nuova turnazione introdotta con il contratto aziendale operativo dallo scorso primo dicembre”.

Le “vittime” del malfunzionamento sono stati i pendolari delle linee dirette a Varese, Como, Monza, S1 Saronno-Lodi, Mantova, Cremona e Milano. Situazioni “kafkiane”, scrive il Corriere:

“Basta seguire uno qualsiasi dei 2.300 convogli giornalieri di Trenord per capire che cosa sia accaduto. Domenica mattina, il treno da Milano a Varese delle 9.32 era senza macchinista; è partito alle 10.20, quando l’azienda è riuscita a trovare un sostituto che il sistema informatico non aveva previsto. A bordo c’erano altri due macchinisti fuori servizio che avrebbero potuto condurre il treno, se avessero trovato qualcuno che li autorizzasse”.

I sindacati però non si sono accontentati delle scuse dell’azienda e hanno dichiarato in una nota:

“Il caos è stato creato dalla direzione operativa dell’azienda – affermano Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Fiasa Cisal, Fast e Uglt -. Ci sono macchinisti che in un giorno hanno lavorato per 39 minuti e altri per 9 ore e 58 minuti, che senso ha?. Ad oggi abbiamo una sola certezza, più della metà del personale mobile di Trenord non ha un turno assegnato per i prossimi giorni!”.