Treno deragliato a Napoli, il padre del ragazzo in coma difende il macchinista

Pubblicato il 6 Agosto 2010 - 17:49 OLTRE 6 MESI FA

Vincenzo Scarpati, il ragazzo di 25 anni in coma dopo il deragliamento del treno a Gianturco, era in piedi all’interno della carrozza sulla quale viaggiava insieme alla sorella Lucia, 18 anni. Ora è in coma, ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Loreto Mare, dopo aver riportato un trauma cranico con emorragie interne. Originario di Ercolano, Vincenzo studia Informatica all’università.

”I medici sperano che si stabilizzi l’emorragia altrimenti dovranno intervenire chirurgicamente – dice il padre Salvatore Scarpati – Ma una cosa deve essere chiara: la colpa non è del macchinista”. Poi spiega che, in caso di incidente, ”si tende a colpevolizzare il macchinista. Anche io faccio questo mestiere, lavoro per le Ferrovie dello Stato”.

Nel punto in cui il treno è deragliato, sottolinea ”accade spesso che i convogli vadano in frenatura. C’è qualcosa che non va e la magistratura deve fare luce su quanto accaduto”. ”Vincenzo stava andando a Napoli per comprare un libro per un esame all’università – racconta il padre – Viaggiava con la sorella, Lucia, ed erano in piedi nel corridoio”.

Dopo l’impatto, Vincenzo ha subito perso conoscenza. ” E’ stata Lucia a gridare e chiedere aiuto – aggiunge il padre – E i primi a soccorrerli sono stati degli extracomunitari, poi sono arrivate le ambulanze”. ”Lucia ha riportato solo una contusione – conclude – ed è stata già dimessa. Ora speriamo che le cose vadano per il meglio anche per Vincenzo”.