Trento: porta la figlia all’estero per 4 anni, condannato per sequestro

di Giacomo Perra*
Pubblicato il 17 Febbraio 2011 - 12:45 OLTRE 6 MESI FA

TRENTO – Aveva sottratto all’ex moglie siciliana la loro figlia di cinque anni e l’aveva fatta vivere all’estero per quattro anni. Ora a carico di Alì Benjrhad il Tribunale di Trento ha comminato una condanna di 3 anni e 10 mesi per sequestro di persona.

Tutto era iniziato nel 2004 quando l’uomo, un operaio quarantaquattrenne residente in Belgio, aveva abbandonato casa insieme alla piccola e aveva trovato sistemazione a Trento da parenti. Denunciato dalla coniuge e condannato a Palermo alla revoca della patria potestà, Benjrhad si era trasferito in Marocco dove aveva affidato la figlia alle cure della nonna.

La bimba, a cui il papà aveva cambiato identità, aveva potuto abbracciare la madre solo nel 2008 in seguito all’arresto di Benjrhad in Belgio per falsificazione di documenti. L’operaio, infatti, si era trasferito nuovamente lì per sfuggire a un mandato di cattura a livello internazionale.

Nella sentenza di condanna, arrivata in contumacia, il Tribunale di Trento ha considerato il reato nei termini di sequestro e non di sottrazione di minore per la “continuità del reato” e per la “privazione di libertà”. I legali di Benjhrad, ancora irreperibile, hanno affermato di voler ricorrere in appello.

* Scuola di giornalismo Luiss