Uranio impoverito, lo strano caso del radiologo che smentisce il Parlamento

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 8 Febbraio 2018 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA
Il caso dell'uranio impoverito: il radiologo prima accusa poi ritratta

Uranio impoverito, lo strano caso del radiologo che smentisce il Parlamento (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Uranio impoverito, c’è un caso strano, strano assai: l’esperto radiologo citato dalla Commissione Parlamentare a sostegno e testimone del nesso uranio impoverito-tumori smentisce seccamente le conclusioni dell’organo parlamentare. Dice il presidente della Commissione: il radiologo (quindi la scienza) ha confermato che uranio impoverito uguale tumori. Dice il radiologo chiamato in causa: non hanno capito nulla o hanno fatto finta di non capire.

Un piccolo passo indietro: è il pomeriggio del 7 febbraio 2018 e viene diffusa la relazione conclusiva della commissione di indagine parlamentare sull’uranio impoverito. Dice la Commissione (a maggioranza) cose grosse e toste. Dice che i militari non solo usano uranio impoverito (per i munizionamenti) ma lo nascondono. E soprattutto nascondono gli effetti nocivi di tale uso e materiale.

La Commissione (a maggioranza) parla addirittura di “negazionismo” dei vertici militari. Insomma soldati e marinai si ammalano e generali e Stato maggiore nascondono e negano. Non basta, la Commissione estende la sua accusa alla Magistratura che non persegue, non condanna, anzi assolve. Insomma la Magistratura farebbe da sponda ai vertici militari nell’operazione copertura.

Seguono cifre molto alte e dettagliate degli uomini in divisa che si sarebbero ammalati o sarebbero morti di tumori contratti a seguito di esposizione e contatti con l’uranio impoverito, l’asbesto (amianto) e altri materiali nocivi. Riassumendo, la Commissione parlamentare accusa Forze Armate e Magistratura di coprire e negare mentre i soldati, i marinai, gli avieri si ammalano e muoiono.

Già, ma chi gliel’ha detto alla Commissione che l’uranio impoverito (se c’è) fa venire il tumore? Dice la Commissione che l’ha attestato nella sua audizione in Commissione appunto Giorgio Trenta che dei radiologi italiani è il presidente. Dice la Commissione che Giorgio Trenta ha confermato uranio impoverito diventa nano particelle che diventano tumore. Quindi dice la Commissione parlamentare che l’attacco a militari e magistrati è sostenuto dalle rilevanze scientifiche.

Passano neanche due ore e Giorgio Trenta fa sapere: “Non ho mai detto uranio impoverito sia responsabile dei tumori, le mie affermazioni sono state travisate”. Starno caso, strano assai.

Allo stato si possono fare solo tre ipotesi per…dipanare il caso.

La prima: il grande complotto del silenzio sull’uranio impoverito cui partecipano Forze Armate, magistratura, ovviamente governo e fabbricanti di munizioni ha fatto sapere all’illustre radiologo che doveva ritrattare, altrimenti…

La seconda: i componenti della Commissione parlamentare hanno capito fischi per fiaschi. Anche perché come succede in tutte le Commissioni parlamentari (vedi banche), non si va lì per sentire e sapere quel che eventualmente non si sa. Si va lì a stendere il lenzuolo e la bandiera della propria parte e a ripetere quel che si è orecchiato o frettolosamente letto.

Terza ipotesi: qual è la verità più popolare? E’ più popolare dire che la scienza non sa ancora, non può dire se uranio impoverito provoca tumori o indicare al popolo orgogliosi: abbiamo scoperto il killer?

E’ più popolare dire alla gente che i militari ammalati o morti lo sono non si sa perché (l’origine dei tumori) o indicare al popolo che è stato per colpa dei “cattivi”?

E’ più popolare dire mai più poligoni di tiro o spiegare faticosamente al popolo che Forze Armate senza poligoni di tiro si esercitano…a freccette?

E’ più popolare ripetere per ogni dove (magari anche in campagna elettorale) quelle due parole che hanno la struttura, le sillabe adatte per far paura (uranio impoverito) o annoiare il popolo con i distinguo, le prudenze e i non so della scienza?

La Commissione parlamentare ha fatto una scelta politica. E politica oggi significa solo e sempre la cosa più popolare (il populismo in fondo è questo). Una scelta politica in favor di umor di popolo sorella gemella di un  epidermico anti militarismo (con il più il sale di un localismo isolano). Agitare, mescolare, cucinare, servire: è la verità più popolare.

Fa niente se Forze Armate dicono di non usare uranio impoverito. Fa niente se bisogna dare del “negazionista” al vertice delle Forze Armate. Fa niente se bisogna dire che la Magistratura fa le tre scimmiette. Fa niente se bisogna subire la smentita del radiologo, chi vuoi se ne accorga? Fa niente se si creano certezze medico scientifiche che non ci sono. Fa niente se si mobilitano e incitano alla rivalsa rabbiosa migliaia di famiglie. Fa niente se si mettono le Forze Armate non nei guai che sarebbe nulla ma in condizioni di difficile operatività.

Fa niente, è la politica: il popolo vuol sentirsi dire uranio impoverito killer e la politica glielo dà. Ci sia o meno davvero, alla politica un favor e umor di popolo importa nulla.