Vaccino dosi avanzate (Astrazeneca), in lista per categorie: saranno chiamati, inutile la ronda davanti ai centri

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 17 Marzo 2021 - 11:50 OLTRE 6 MESI FA
Vaccino dosi avanzate (Astrazeneca), in lista per categorie: saranno chiamati, inutile la ronda davanti ai centri

Vaccino dosi avanzate (Astrazeneca), in lista per categorie: saranno chiamati, inutile la ronda davanti ai centri (Foto Ansa)

Vaccino avanzato a fine giornata, saranno le Asl a chiamare i cittadini “di riserva” per non sprecare nemmeno una dose. E lo faranno sulla base di criteri di appartenenza a fasce o categorie indicate dal piano vaccinale. Inutile quindi mettersi in fila all’esterno dei centri vaccini o cercare il link on line per candidarsi.

“Voglio approfondire la questione delle dosi buttate – aveva detto domenica scorsa il commissario all’Emergenza Figliuolo a Che tempo che fa, su Rai3 -. Bisogna utilizzare il buonsenso: se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo bene, altrimenti si va su classi vicine o sennò su chiunque passa va vaccinato; questo bisogna fare”.

A strettissimo giro il generale ha firmato quindi un’ordinanza per cui “le dosi di vaccino anti-Covid eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, siano eccezionalmente somministrate per ottimizzare l’impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l’ordine di priorità individuato dal Piano nazionale e le successive Raccomandazioni”.

Vaccino dosi avanzate: le liste di riserva gestite dalle Asl

Principio corretto ma, in concreto, chi chiama chi? Come si fa ed entrare nelle liste delle ‘riserve’? In realtà, come si intuisce dall’ordinanza stessa, entrare non si può perché a stilare le liste saranno le Asl sulla base di criteri precisi. Gli stessi su cui è incardinata la campagna vaccinale.

Alcune regioni si sono già mosse, come la Lombardia e la Campania. Mentre altre, come il Lazio, hanno detto di non avere avanzi e di consumare tutte le dosi quotidianamente. Cosa che però potrebbe cambiare se e quando arriverà il nuovo ok per Astrazeneca da parte dell’Ema.

E’ facile infatti immaginare che nei confronti del vaccino anglo-svedese ci sarà una moltiplicata diffidenza. E una maggiore quantità di appuntamenti disdetti, con conseguenti possibili avanzi. Avanzi da non sprecare.

Vaccino dosi avanzate: liste e categorie Lombardia e Campania 

In Lombardia tutti i centri vaccinali hanno creato liste di riserva omogenee e, spiegano dalla Regione, non sono previste né ammesse autocandidature. “Sono giornate in cui, anche legittimamente, i cittadini pongono domande”, ha detto il direttore generale del Welfare, Giovanni Pavesi. “Molte persone si stanno anche presentando negli ospedali per ‘candidarsi’ alla somministrazione del vaccino, ma su questo punto è necessario fare chiarezza. Confidiamo nella collaborazione e senso civico da parte di tutti evitando tra l’altro code inutili e il rischio di assembramenti”.

Stesso discorso in Campania dove le eventuali dosi residue di vaccino anti Covid saranno somministrate su chiamata diretta in base a “liste di riserva”. Con criteri di appartenenza a fasce o categorie indicate dal piano vaccinale. L’Asl Napoli 1 Centro ha chiarito che in caso di dosi residue “che altrimenti andrebbero sprecate, tali dosi saranno comunque somministrate su chiamata diretta della stessa Asl ai soggetti già presenti in piattaforma rispettando ‘categorie’ e ‘cronologia di adesione’”. E anche ha invitato a “non stazionare nei pressi del Centro vaccinale allestito alla Mostra d’Oltremare o qualunque altro centro di competenza Asl che dovesse essere disposto per la somministrazione dei vaccini, nella speranza di poter beneficiare di dosi in eccesso”.

Vaccino dosi avanzate: priorità a anziani, disabili, caregiver

Il criterio da prendere in considerazione per scegliere chi vaccinare in caso di avanzi di dosi o di assenze di vaccinandi, dunque, sarà l’ordine di priorità individuato dal nuovo piano vaccini. In primis quindi gli eventuali over80 non ancora vaccinati poi, a scalare, gli over70 e, insieme a loro, le persone estremamente vulnerabili (con patologie gravi), i disabili e con loro anche i familiari e i “caregiver” che li assistono.