Venezia, il prof va a scuola in gonna: “Ora chiamatemi Cloe”

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Novembre 2015 - 19:41 OLTRE 6 MESI FA
Venezia, il prof in classe in gonna: "Ora chiamatemi Cloe"

Venezia, il prof in classe in gonna: “Ora chiamatemi Cloe”

PADOVA – “Ragazzi, da oggi chiamatemi Cloe Bianco“. E’ entrato in classe con una parrucca bionda e la gonna un professore di fisica che, all’improvviso, ha deciso di vestire panni femminili. Creando un certo scompiglio tra alunni perplessi, genitori infuriati e professori allibiti. La notizia arriva da un istituto agrario di San Donà di Piave, provincia di Venezia, e l’ha resa pubblica l’assessore veneto Elena Donazzan che su Facebook pubblica la lettera ricevuta da un genitore. Questa:

Gentilissima Elena, sono un papà […]. Le scrivo perchè proprio a mio figlio è successo quanto segue. Frequenta la prima agraria presso l’I.I.S. SCARPA-MATTEI di San Donà di Piave (Ve) e venerdì scorso (27 novembre) nell’ultima ora di lezione la sorpresa. Il prof. di Fisica […] entra in classe e con tanto di stivali con tacchi, minigonna, seno prorompente, chioma bionda esordisce con “non chiamatemi più […] ma Cloe”. Lascio a Lei immaginare i volti dei ragazzi, qualche risata certo ma lo choc c’è stato e molto (una ragazza di un’altra classe si è sentita male). Il prof o la prof ha cominciato con il motivare questa “trasformazione” dice “lo desideravo da quando avevo 5 anni” e poi “l’ho fatto adesso perchè sono diventato/a finalmente di ruolo”. Nessuno era al corrente del fatto, i genitori non erano stati avvertiti, i docenti non ne sapevano nulla (forse il preside da quanto mi hanno riferito era al corrente ed ha autorizzato questa carnevalata). Ma davvero la scuola si è ridotta così? E a distanza di un giorno nessuno della dirigenza scolastica è intervenuto con i genitori, nulla. Forse questo è un fatto “normale” per tanti ma non per noi che viviamo quei valori che ci sono stati donati e che all’educazione dei nostri figli ci teniamo lottando quotidianamente bersagliati ogni giorno da chi quei VALORI vuole distruggere, teorie gender e quant’altro. Ecco, ho voluto metterLa al corrente di quanto accaduto sperando che con il suo ruolo di assessore alle Politiche dell’Istruzione possa fare qualcosa perchè in futuro queste cose non accadano più.

Sulla vicenda è intervenuto il direttore dell’ufficio scolastico territoriale di Venezia Domenico Martino: “Il giorno dell’accaduto mi aveva chiamato il preside – spiega lui – ci ha detto che non era stato avvisato e ci ha chiesto come comportarsi. Ora devo sentire il direttore Beltrame. Personalmente penso che possa avere sbagliato il modo di comunicare la sua scelta, ma anche convinto che la scuola richieda competenze didattiche e che le scelte personali non rientrino certo nei compiti del docente”.