Vibo Valentia: ragazzo di 15 anni uccide il padre simulando una rapina

Pubblicato il 4 Febbraio 2011 - 11:39 OLTRE 6 MESI FA

VIBO VALENTIA – Un ragazzo di 15 anni ha ucciso il padre a coltellate giovedì sera a Nicotera, nel Vibonese, davanti alla madre e all’altro fratello. Il minore è stato subito individuato ed arrestato insieme al complice, anch’egli minorenne, con cui ha commesso l’omicidio. La vittima è l’operaio Domenico Piccolo, 51 anni, fratello di Roberto Piccolo, arrestato nel settembre 2009 per detenzione di armi e ritenuto vicino alla potente cosca dei Mancuso di Limbadi. L’omicidio, secondo gli investigatori, sarebbe avvenuto in seguito a dissidi familiari sui quali proseguono gli accertamenti, ostacolati, secondo i carabinieri, dalla reticenza degli altri componenti della famiglia.

Il ragazzino di 15 anni ha ammesso le proprie responsabilità nell’omicidio del padre. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il ragazzo ed un coetaneo di origini polacche sono entrati nell’abitazione di Piccolo col volto coperto da passamontagna e, simulando una rapina, hanno colpito l’uomo con numerose coltellate alla schiena ed al torace.

L’aggressione è avvenuta alla presenza della moglie e di un altro figlio della vittima che ha soccorso il padre portandolo, in auto, nell’ospedale di Vibo Valentia, dove Piccolo, già noto alle forze dell’ordine, è morto subito dopo il ricovero. Appena rintracciato dai carabinieri della Compagnia di Tropea, il figlio della vittima ha ammesso le proprie responsabilità ed ha fatto ritrovare il coltello, due passamontagna ed una pistola giocattolo, che aveva gettato in un pozzo vicino all’abitazione. Subito dopo il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere.