Zona gialla, Sicilia e Sardegna rischiano grosso già a fine agosto: ricoveri e terapie intensive sotto stress

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Agosto 2021 - 16:08 OLTRE 6 MESI FA
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Zona gialla, Sicilia e Sardegna rischiano (Ansa)

Zona gialla, Sicilia e Sardegna rischiano grosso già a fine agosto. Sicilia e Sardegna rischiano di retrocedere in zona gialla. Già prima di settembre: colpa dell’aumento dei ricoveri sia nei reparti ordinari che nei reparti di terapia intensiva.

Zona gialla, Sicilia e Sardegna rischiano grosso già a fine agosto

In Sicilia i ricoveri ordinari rappresentano il 13% (7% per le terapie intensive) della capacità, mentre in Sardegna è occupato il 5% dei letti nei reparti ordinari e l’11% di terapie intensive (limite dunque già sforato).

Secondo i nuovi parametri una regione passa in zona gialla dalla zona bianca quando supera il 15% dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ordinari. E il 10% per quanto riguarda i malati in rianimazione.

Gli ultimi dati Regione per Regione

In Italia è stabile al 3% il tasso di occupazione delle terapie intensive da parte dei pazienti affetti da Covid ma, secondo gli ultimi dati di ieri (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Agenas), tre regioni vedono un aumento dell’1%.

La Sicilia, che arriva al 7%, le Marche che arrivano al 3% e la Sardegna, che arriva all’11% oltre la soglia del 10% indicata come uno dei nuovi parametri principali per il cambio di colore delle regioni.

E’ arrivato al 5%, a livello nazionale, il tasso di occupazione dei posti letto da parte di pazienti affetti da Covid-19 nell’area non critica degli ospedali rispetto al totale di posti disponibili.

Quattro regioni in particolare vedono un aumento dell’1%, ovvero: Calabria (arriva a 11%), Toscana (arriva a 5%), Piemonte (arriva al 2%) e Basilicata, che arriva a 7%, raggiungendo la Sardegna. Mentre due vedono un calo dell’1%: Campania (che torna al 6%) e Puglia (che torna al 3%). E’ quanto emerge dal monitoraggio giornaliero dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).

Questa, nel dettaglio, il tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva nelle singole regioni da parte di pazienti Covid: Abruzzo (1%), Basilicata (1%), Calabria (2%), Campania (3%), Emilia Romagna (3%), Friuli Venezia Giulia (1%), Lazio (6%), Liguria (7%), Lombardia (2%), Marche (con aumento del +1% arriva al 3%), Molise (3%), PA di Bolzano (2%), PA di Trento (1%), Piemonte (1%), Puglia (3%), Sardegna (con aumento del +1%, arriva all’11%), Sicilia (con aumento del +1%, arriva a 7%), Toscana (4%), Umbria (1%), Valle d’Aosta (0%) e Veneto (2%).