Afghanistan, per i talebani il ritiro delle truppe è l’unica condizione per il dialogo

Pubblicato il 21 Aprile 2010 - 08:41 OLTRE 6 MESI FA

L’unico imprescindibile pre-requisito per l’apertura di un dialogo con gli Stati Uniti é il ritiro senza condizioni delle “truppe di invasione” dall’Afghanistan. Lo sostengono i talebani, smentendo l’esistenza di qualsiasi fondamento nelle notizie pubblicate dal quotidiano The Sunday Times.

In un servizio in cui ha citato due “alte fonti” della Scuola islamica di Quetta, il giornale inglese ha sostenuto che lo stesso capo dei talebani, il mullah Omar, sarebbe disposto a negoziare la pace con i leader occidentali, avendo ormai rinunciato all’obiettivo di governare l’Afghanistan. Non solo. la fonte del Sunday Times avrebbe anche sostenuto che i talebani non vogliono trattare con il presidente Hamid Karzai, considerato un “fantoccio” degli Stati Uniti, ma con personalità “credibili” dell’Occidente.

Ma ora, in una dichiarazione del Consiglio direttivo dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan che appare nella loro pagina in Internet, i talebani minimizzano l’importanza delle fonti citate dal giornale britannico attribuendole a “fatua propaganda di un nemico moribondo”. Dopo aver ribadito la pre-condizione del ritiro delle truppe straniere, il comunicato spiega che un atteggiamento diverso significherebbe “dare legittimità alla loro invasione”.

Nel comunicato i talebani sottolineano fra l’altro che il cosiddetto Consiglio di Quetta che “i nemici collegano con l’Emirato islamico è in realtà una denominazione senza fondamento ed artificiale che non esiste sul terreno”. “L’Emirato ricorda che sono stati designati due portavoce per spiegare la sua politica ufficiale” e che “ogni notizia non verificata attraverso di loro va considerata come una ‘maligna’ campagna nei nostri confronti”.